SAY ZUZU – ‘No Time To Lose’ cover albumTrent’anni fa un gruppo di giovani musicisti del New Hampshire si unì alla fiorente scena della musica alt-country. Formarono una band, Say ZuZu, e hanno avuto successo, pubblicando una mezza dozzina di album nel decennio successivo. Ma, come si suol dire, la vita accade e nel 2003 i membri si sono separati. Avanti veloce al 2020 e il proprietario della New West Records, George Fontaine, ha deciso di dare seguito a un accordo che non aveva concluso prima. Ha chiamato due dei musicisti della formazione, Cliff Murphy e Jon Nolan, e ha firmato il gruppo con la sua etichetta, Strolling Bones. Freschi di un paio di date di reunion che hanno fornito energia, sono entrati in studio e hanno fatto un breve lavoro per tagliare un nuovo disco, “No Time To Lose”.

Puoi sentire chiaramente le influenze di Tweedy e Farrar in tutto il rilascio. “Climb in the River” potrebbe essere un numero di Wilco, mentre “Old Soldier” sembra una precedente incarnazione dell’atmosfera alt-country. Analizza “Whatcha Done”, è un po’ più sobrio e puoi praticamente vedere le teste tremare quando Nolan e Murphy cantano, ‘non una sola parola che raccogli è gentile’. “Waking Up” ha un suono stridente che tendo ad associare più a Los Angeles che al New England, ma serve a dare il via al CD con un suono ottimista che trasmette l’apprezzamento del gruppo per questo nuovo capitolo della vita.

Per quanto mi siano piaciuti i bordi più aspri di molte delle tracce, sono arrivato ad ammirare le intuizioni e le lezioni di vita che abitano gran parte della seconda metà dell’LP. Poiché “Much Love” è una ballata che osserva, ‘puoi accettare solo tanto amore quanto pensi di meritare’. “What It Looks Like in Heaven” è un crooner country sul voler sapere cosa c’è dopo, ma temendo che la conoscenza possa arrivare troppo presto visto quanto è bella la vita adesso. “Pawn Shop Guitar” deve essere autobiografico per qualcuno nella band dato il rimpianto e la rassegnazione che si riversano nella decisione di accettare ‘trecento dollari per tutti gli anni di gioia che ha portato’. “Plum Island Sand” conclude il lavoro. Ha una sorta di atmosfera folk alla Dylan, vivace, e, probabilmente, non c’è migliore affermazione di perdere la propria prospettiva giovanile di quando il passeggero dice al proprio autista: ’Ho smesso di cercare eroi, perché amico, siamo solo noi’.

Per quanto rispetto le persone che possono restare fedeli a qualcosa per 20, 30 anni o più, so che c’è anche valore nell’essere in grado di fare un passo indietro e vedere un quadro più ampio. Diciamo che ZuZu, pur non pianificandolo, ha avuto la possibilità di riequilibrare il viaggio e la destinazione. Ne hanno tratto il massimo e “No Time To Lose” trasmette dove sono stati e dove stanno andando, in un abbraccio musicale stellare che colpisce tutte le note giuste!!!


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