Nata in North Carolina e di conseguenza legata alla musica delle radici country-folk-blues. Il suo apprendistato si è compiuto su una chitarra acustica dodici corde in un luogo, gli Appalachi, che tutti gli amanti della musica tradizionale dovrebbero conoscere.
In “Deeper woods” la strumentazione si fa più ricca con la batteria di Thom Nguyen (Manas, Mendocino, Nest Egg, Tabernacle) ed il basso di un altro gigante del neo-primitivismo americano come Jason Meagher (Black Dirt Studios) e lo spettro sonoro si fa più ampio grazie ad una forma di psichedelia sperimentale.
Il disco si presenta in modo perfetto per scrittura dei brani ed esecuzione strumentale.
Tracce come “”Bowman’s root” con un travolgente ritmo western, “When winter turns” con una chitarra psichedelica che cuce il suono e “The field that touches my house and yours” che si muove su una delicata trama jazz che potrebbe ricordarci sua maestà Joni Mitchell sono tutti di alto livello qualitativo e molto solide dal punto di vista compositivo.
Purtroppo il tutto viene leggermente inficiato da una voce tremendamente impostata che da un’enfasi quasi drammatica a tutte le canzoni. Forse troppa tecnica a discapito del sentimento altrimenti ci saremmo trovati di fronte ad un’opera tra le migliori mai ascoltate in ambito neo-folk.


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