RON S. PENO & THE SUPERSTITIONS – ‘Do The Understanding’ cover albumRon S. Peno & The Superstitions, il cui primo e terzo album “Future Universe” (2011) e “Guiding Light” (2017) sono stati entrambi elencati da tempo per l’Australian Music Prize, e che sono stati in tournée in Spagna, Italia e Francia (tra cui apparizioni al Binic Festival in Bretagna nel 2015 e nel 2016), sono guidati da uno dei front man più carismatici della scena rock australiana. Ron S. Peno, la cui voce è tanto riconoscibile quanto accattivante, è diventato famoso come cantante e co-compositore principale con Died Pretty negli anni ’80 e ’90. Con quel gruppo, il nostro ha raggiunto il successo nella Top 30 con più album, ha ricevuto più nomination all’ARIA, ha fatto più apparizioni in Big Day Out e ha goduto di anni di supporto Triple J, oltre a un grande successo di critica in Australia e in tutto il mondo.

“Do The Understanding” è un ritorno trionfante per Ron e la sua band attuale. Contrastato da problemi di salute nel 2019 e, naturalmente, più recentemente dalla pandemia di Covid19, la pausa fisica forzata gli ha permesso di approfondire le sue risorse creative e collaborative. Questa rinnovata attenzione ha portato una nuova chiarezza sia nella scrittura delle canzoni che nella voce, risultando nell’album più sofisticato fino ad oggi. L’annuncio dell’uscita ha seguito l’euforia del recente ritorno di Peno sui palchi di tutto il paese per un tour ritardato dal Covid con la sua vecchia banda, Died Pretty.

Il connubio tra il cantante e il gruppo non è di quelli in cui la band fa da supporto al leader, sono una unità collaborativa che lavora insieme a stretto contatto per perfezionare il proprio suono urgentemente lussuoso che, insieme ai testi ambiguamente romantici del cantante, rendono ogni traccia ugualmente edificante e straziante.

Registrato principalmente negli studi domestici sia durante il recente trattamento contro il cancro di Ron che durante il COVID, questo album realizzato con cura mette in evidenza il modo di suonare la chitarra sublime, malinconico e delicatamente energico di Cam Butler, le abilità alla tastiera di Tim Deane ed è completato dalla sezione ritmica solida e confortante di Mark Dawson e Andy Papadopoulos che lavorano tutti insieme per inquadrare perfettamente la voce di Peno.

L’album inizia con la fragorosa atmosfera di “When Worlds Collide” che ricorda leggermente il Wall of Sound di Phil Spector, e si snoda attraverso l’urbano e affascinante “The Strangest Feeling” fino alla guida “Everything Has Changed” che è in qualche modo sia lussureggiante che desolata allo stesso tempo. tempo.

“Lovelight” risplende seducente attraverso l’oscurità, mentre “Darkness Heart” si libra lontano nella stratosfera, l’ascoltatore galleggia sicuro sulla terra con il rapido 6/8 di tempo di “Just A Little”.

Semmai il disco finisce un po’ troppo presto per i miei gusti con “I Think It’s Gonna Rain” che mette in risalto la voce distintiva di Ron, che sembra solo migliorare con il tempo. Quest’ultima offerta di The Superstitions mi ha lasciato soddisfatto e tuttavia desideroso di più!!!


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