Eccone un altro che sicuramente risulterà ai più sconosciuto, ma, come avrete ormai capito, io ci sguazzo a presentare personaggi che potrebbero essere assimilati a dei B-movie.
Già attivo nei meandri della più eclettica ‘americana’ con i favolosi Megafaun (per breve tempo anche backing band di Bon Iver) Phil Cook taglia il traguardo del secondo album solista.
Recentemente è stato assoldato da His Golden Messenger, ha suonato fianco a fianco con figure iconiche quali Mavis Staples e John Prine.
“People Are My drug” è un viaggio all’interno del suono “Americana” toccando la profondità di New Orleans, l’anima del country-blues, ma non disdegnando di lambire il miglior indie-alternativo degli anni novanta.
Ho persino letto che il suo lavoro può essere contiguo con quello esplorato e divulgato dal grande Ry Cooder, affermazione che può avere un fondo di verità, ma scordatevi di sentire la stessa chitarra.
In questo lavoro appaiono come autori anche alcuni grandi che hanno segnato enormemente la canzone americana d’autore quali Randy Newman, Allen Toussaint e Ted Lucas.
Forse un epigono, ma capace di scrivere canzoni che fanno comprendere quale gran penna il nostro sia.


Category
Tags

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *