Paul Simon lo conosciamo tutti. E’ sicuramente uno dei grandi della nostra musica, con una carriera solista che conta splendidi album intrisi di World Music, che spazia dal Sud Africa al Brasile alle Ande, e con arrangiamenti splendidi e venature di jazz e pop che non scadono mai nel becero commerciale. Nel 2012 aveva già pubblicato uno splendido disco dal vivo, ‘Live In New York City’, attorniato da una band composta da eccellenti musicisti. Sempre nello stesso anno aveva registrato il concerto tenuto ad Hyde Park durante la partecipazione all’Hard Rock Calling Festival di Londra, un set durato tre ore che la rivista The Guardian descrisse come uno dei concerti cardine della sua carriera. L’album è disponibile per la prima volta in formato doppio cd più dvd oppure bluray con una resa audio e video di altissima qualità. Lo spettacolo è un viaggio attraverso la carriera di Paul Simon, dal duo Simon & Garfunkel all’album del 2011 ‘So Beautiful Or So What’. Rispetto al ‘Live In New York City’ si aggiungono ospiti importanti come i musicisti originali di ‘Graceland’, Hugh Masekela, i Ladysmith Black Mambazo e la sorpresa Jimmy Cliff, oltre al grande Jerry Douglas che accompagna al dobro il leader in ‘The Boxer’ dandone una versione stupenda e fuori dagli schemi. L’album si apre alla grande con ‘Kodachrome’ ma è con l’ingresso di Jimmy Cliff che lo spettacolo prende quota; il giamaicano rifà con passione i suoi classici ‘The Harder They Come’, ‘Many Rivers To Cross’ e ‘Vietnam’, per concludere con un duetto spettacolare insieme a Paul nella grande ‘Mother And Child Reunion’. Il concerto continua su alti livelli con il medley ‘Hearts & Bones/Mystery Train/Wheels’. ‘Mystery Train’ è una canzone resa famosa anche dal grande Elvis Presley, ed è una delle poche volte che durante esibizioni dal vivo Paul Simon comincia a far capire quali siano le sue radici musicali. Si susseguono altri tre pezzi prima dell’entrata in scena dei Ladysmith Black Mambazo, che eseguono ‘Homeless’ per sole voci, un brano da pelle d’oca; poi proseguono con un altro pezzo da novanta come ‘Diamonds On The Soles Of Her Shoes’, che è resa in modo coinvolgente e travolgente. Il concerto procede in modo acceso con suoni estremamente caldi offerti da una band in stato di grazia, il ritmo ed i suoni latini e africani si placano verso la fine con l’entrata in scena di due classici degli Anni ’60, ‘The Boxer’ di cui vi ho detto all’inizio e l’epocale ‘The Sound Of Silence’. C’è ancora tempo per un paio di pezzi tra cui un classico del 1975, ‘Still Crazy After All These Years’. Disco altamente consigliato, con una parte video che permette di credere di aver partecipato di persona all’evento.

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