Una uscita ancora per la Drag City di David Pajo nelle vesti di Papa M. Dovrebbe essere noto a tutti che fu membro fondatore degli Slint, gruppo iconico del post-rock americano, Louisville per l’esattezza. Fece parte anche di altri gruppi fra cui i Tortoise e vanta una carriera solista degna del massimo rispetto.
È un musicista riconoscibilissimo, possono variare gli strumentisti di fianco a lui, possono essere utilizzati strumenti diversi da disco a disco, variano le timbriche e le dimensioni (elettrica oppure acustica), ma non vengono mai meno la tensione e un aspetto malinconico che portano i brani a salire di tono ed intensità senza mai esplodere.
Il nostro è reduce da un periodo difficile al livello personale ed umano, infatti tentò il suicidio nel 2015 preannunciato da un messaggio sul proprio blog personale.
Il nuovo “A broke moon rises” opta per suoni più tenui e minimali dati prevalentemente da chitarra acustica e percussioni. L’intensità dei brani non è più ai livelli del passato, complice anche una raggiunta maturità come essere umano, ma rimane ancora quel feeling caratteristico della sua cifra stilistica.
Lo si può percepire nel pezzo “Walt’s” dall’andamento lento con arpeggi in bella evidenza, oppure nella ninna nanna spettrale di “Speigel im speigel”
Non sarà una novità in termini di suoni ed arrangiamenti, ma si tratta di un lavoro ancora in grado di emozionare.


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