PAINT- “Spiritual Vegas” cover albumPedrum Siadatian è parte degli Allah-Las, uno dei chitarristi e anche dei compositori di quella formazione californiana, ma è anche protagonista di un progetto personale a nome Paint. Nato come passatempo ed esperimento casalingo attraverso l’uso di un 4-tracce ha finito con il divenire un qualcosa di maggiormente significativo con l’uscita dell’omonimo album d’esordio del 2018 e con il suo seguito “Spiritual Vegas”.

Il musicista californiano è sicuramente un personaggio glamour, pieno di sé e conscio del proprio talento tanto da potersi permettere di incidere dischi così come gli pare senza una logica definita. In quest’occasione cita come fonti di ispirazione band quali i Meat Puppets e i Magnetic Fields, anche se al sottoscritto pare che i riferimenti siano sempre quella psichedelia degli anni sessanta, indolente e rilassata, il cantautorato che ha come faro il compianto Kevin Ayers e le venature di reminiscenza prog. Siamo quindi in uno spazio temporale tutt’altro che attuale, al punto che ascoltandolo vi direste al cospetto di un album riscoperto dagli anni sessanta, durante il periodo aureo di quei generi musicali.

Sono presenti sedici tracce, quasi tutte di durata inferiore ai tre minuti in cui il nostro mette in fila brani di livello alto con altri che sembrano dei puri e semplici riempitivi, la stessa cosa che accadeva anche nei lavori degli Allah-Las. La band è composta da Jackson Macintosh, Nick Murray degli Oh Sees, e i due compagni nel gruppo madre Las Spencer Dunham e Matt Correia.

I pezzi si muovono tra psichedelia e pop (“Lanolin”, “Why Not tick tock?”), suoni lisergici (“Strange world”, “Grape st.”), ballate (“Meet me in St. Lucia”, “Ballad of Adelaide”) e, a volte, in soluzioni strumentali(“Flying fox”, “Impression”). La traccia che funge da singolo, “To Fardah”, è cantata in lingua farsi, cioè in persiano (origini di Pedrum) ed è un momento onirico ed intarsiato, che lascia basiti di primo acchito per poi avvolgerti nei propri tentacoli a tal punto da non lasciarti scampo.

Siadatian è bravo, sa di esserlo, e vuole dimostrarlo con effetti speciali ed è forse per questo che risulta antipatico a tanti. Però la sua musica è sicuramente buona, forse non per ogni momento, ma in quello giusto è veramente perfetta!!!


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