NIGHTTIME – ‘Keeper Is The Heart’ cover album“Nighttime” scivola senza sforzo tra due mondi, lasciando che i canti folk di una purezza quasi medievale si trasformino in un rock dai toni oscuri dal sapore anni ’60, in stile Spector. Le canzoni di questo terzo album della band guidata da Eva Louise Goodman creano un’oscurità vellutata e la trafiggono con una luce stellare cristallina. Sono molto, molto belli, sognano malinconicamente e si svegliano di soprassalto.

La voce di Goodman è la prima cosa su cui ti concentri. Fischietto alto e punta d’argento, il suo tono ha la purezza trasfigurante di Meg Baird e una gelida ultraterrena di Sybil Baier. Moltiplicato attraverso le sovraincisioni in “Spring You Come Again”, canta come un coro spettrale senza parole; solista e disadorna un minuto dopo in “Feeling the Weeks”, ha una semplicità svolazzante simile a un flauto. Solo da sola, solo cantando, Eva Louise è assolutamente avvincente, ma qui c’è anche molto di più.

“Garden of Delight”, ad esempio, racchiude il suo inquietante soprano in un mix viscerale e terroso di chitarra rock, note di basso ondeggianti, una raffica di tamburi e il clangore del tamburello. Una fata del giardino scesa ad Haight Ashbury durante la ‘Summer of Love’ non potrebbe creare un solco più avvolgente e disorientante. Un organo ronza sobriamente all’inizio di “Across the Ocean of Time”, incorniciando i versi della nostra in una nuvola meditativa. Ma poi i tamburi rimbombanti e rumorosi danno il via alla melodia nel 20° secolo e la fanno ballare. Un sax soffia da un altro mondo più caduto, mentre Goodman canta in assoluta purezza, affiancata da sé stessa nella molteplicità, portando unisono, armonia e controparte.

Questo è un disco che prende suoni familiari e li stravolge in forme strane, mentre la cantante e il suo ingegnere Rich Spataro (di Florist) hanno rielaborato riprese a velocità sempre più lente, in modo che si allontanassero dall’ordinario e dall’atteso. Il suono è abbastanza chiaro in modo da sapere sempre cosa stai ascoltando – figure precise di chitarre folk, bande ondeggianti di mellotron, campane scintillanti, grosse macchie di basso – ma anche deformato, in modo che diventino strani, ombrosi e magici.

Ma tutto ciò è secondario, davvero. Ciò che noti principalmente è quanto sia adorabile questa raccolta, quanto sia oscuro e misterioso il luogo in cui vive, quanto meravigliosamente quello spazio venga attraversato dalla luce!!!


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