MURCOF: “The Alias Sessions” cover albumFernando Corona, in arte Murcof, torna con un doppio album dal titolo “The Alias Sessions”. Il disco, frutto della collaborazione di lungo corso con Guilherme Botelho, segna il ritorno del compositore sull’etichetta Leaf dopo tredici anni ed è il primo da un lustro a questa parte (il precedente “Statea” con la pianista francese di formazione classica Vanessa Wagner è uscito nel 2016).

“The Alias Sessions” contiene musica riadattata da due precedenti lavori su commissione, “Contre-Mondes” (2017) e “Normal” (2018), accompagnamenti sonori delle coreografie della compagnia Alias che fa capo a Botelho.

L’artista messicano, nel periodo che va dall’inizio millennio fino a poco oltre la metà del suo primo decennio, incise quattro dischi per l’etichetta Leaf Label, lavori splendidi in cui si percepivano sonorità ammalianti che esprimevano una tensione tipica delle colonne sonore utilizzando, con riduzione all’essenziale, codici minimal, techno, glitch, ambient e partiture di classica contemporanea. Poi iniziò a dedicarsi sempre più assiduamente alla frequentazione della classica e del jazz come nei due lavori in coppia con Erik Truffaz.

Il lavoro in coabitazione non è quindi una novità per il nostro. Questa raccolta comprende la collaborazione che Corona ha creato per le esibizioni insieme alla compagnia di danza Alias, così la sua attenzione al ritmo torna in primo piano; le tracce scivolano dall’oscurità del magazzino e dall’atmosfera cupa e minacciosa all’intensità pulsante, con uno sforzo considerevole per evocare un’atmosfera teatrale.

L’eccezionale “Unboxing Utopia” suona come un tamburo di guerra dalle profondità dell’inferno mentre pulsazioni filtrate 4/4 sotto i rumori discordanti di un’elettronica ansiosa. Ma c’è una luce alla fine del tunnel; attraverso il destino e l’oscurità, Murcof lascia trasparire la luce, spesso costruendo le tracce in esultanti crescendo post-rock, mentre “Underwater Lament” suona come Sleeparchive intrappolato in una grotta allagata, che sta lentamente esaurendo l’aria.

Il consiglio è quello di ascoltare il tutto come un insieme, non come singole canzoni e forse riuscirete a percepire una calda emozionalità e paesaggi luminosi all’interno della materia proposta

Buon ascolto, allora!!!


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