Ormai lo avrete intuito, ma ci sono certe etichette discografiche che possiedono un valore artistico che mi fa interessare ai loro musicisti a priori. La Thrill Jockey è fra queste ed oggi mi costringe a raccontarvi del nuovo album dei Mouse on Mars dal titolo “Dimensional people”.
Molti di voi storceranno la bocca, il duo tedesco il meglio lo ha già dato oltre vent’anni fa. Da quel momento ha immesso sul mercato prodotti che si rivolgevano alla techno, all’IDM, al pop con ospiti di riguardo, ma nulla che riportasse ai fasti di fine anni novanta.
Anche in questa nuova fatica i nostri hanno avuto contributi di musicisti d’eccezione: Justin Vernon (Bon Iver), Zach Condon (Beirut), Spank Rock, Aaron e Bryce Dessner (The National), Swamp Dogg, Eric D. Clark, Lisa Hannigan, Amanda Blank, Sam Amidon ed Ensemble Musikfabrik. Il ritorno in scena dei teutonici Mouse On Mars si presenta come il loro lavoro più ambizioso da diversi anni a questa parte.
Molteplici sono le ispirazioni che vanno a fondersi in un contesto innovativo, tra musica sperimentale e suoni da club, con una particolare attenzione al “footwork”.
Un lavoro delizioso che si muove tra idee brillanti e passaggi sonori preziosi e coraggiosi.
Ci si imbatte in qualcosa che rimanda al glitch degli Oval, in altri momenti sembrano trarre ispirazione dai Matmos, si incontrano chitarre taglienti e fiati in continuo divenire che ci fanno venire in mente i Battles.
È un disco che non annoia, ma lascia sempre l’idea che il massimo dell’ispirazione sia già stata toccata.


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