La cantante Mary Coughlan, dagli anni Ottanta una delle voci più espressive e versatili d’Irlanda, sa spaziare dal blues al rock e al folk. Forse nel resto del mondo non è conosciuta e seguita come in patria, ma rimane, comunque, un’interprete dotata di splendida voce e capace di scegliere con cura il materiale da cui attingere per i propri dischi. Questo nuovo album è uscito solo in Irlanda e quindi di reperibilità non immediata.
Le canzoni di “Life Stories” sono così vissute che è impossibile separarle da Mary Coughlan come una delle interpreti più apertamente crude con il suo mix convincente e astuto di originali, come il singolo “Two Breaking Into One” e reinterpretazioni. Tutto risuona attraverso una vita vissuta al massimo, con una miscela lirica altamente personalizzabile degli aspetti buoni, cattivi e umoristici dell’umanità e di ciò che facciamo gli uni per gli altri.
Si apre con “Family Life”, la canzone della separazione di Paul Buchanan, che fa sua con la una voce ravvicinata, un pianoforte cupo e archi macchiati di lacrime, mentre il violento valzer di “Two Breaking Into One” scandisce il resoconto di un tradimento, mentre il suo “Forward Bound”, altamente percussivo, è sfacciatamente ottimista e “I Dare You to Love Me” di Glenister usa un arrangiamento jazz per un dolce invito ad un amore forse illecito. Il “Do It Again” di Gershwin è tipicamente sfacciato nelle mani di Mary. “Twelve steps forward and ten steps back” al pianoforte porta un tocco di Andrews Sisters in tempo di guerra.
Il confessionale “High Heel Boots” è buono, con la sua sfrontatezza nella strumentazione e una resa che evoca la giocosità di Rufus Wainwright. Ci sono anche “Elbow Deep”,riflessivo, di Karrie O’Sullivan degli esordi e “No Jerico” di Susan McKeown, entrambi esplorati da Coughlan per ulteriori livelli di emozione, portando anche una qualità eterea a quest’ultimo brano. Ma attenzione, “Safe and Sound” è sconcertante.
Con la sua band estremamente musicale e con il produttore e co-compositore Pete Glenister di nuovo sulla sedia a dirigere, la cantante ha consegnato, con “Life Stories” un lavoro che affronta la vita a tutto tondo e allo stato grezzo, piuttosto che offrire finte panacee. In questi giorni, abbiamo bisogno di lei più che mai!!!
No responses yet