I Lucero firmano per la prestigiosa Thirty Tigers e danno alle stampe il loro nono album di studio.
Registrato dal vivo in una stanza con il produttore Matt Ross-Spang nel leggendario studio di Memphis Sam Phillips Recording, “Among the Ghosts” riesce nell’impresa di catturare l’energia live del gruppo su nastro, raggiungendo vette inedite nella loro folta discografia.
Il brano omonimo, posto in apertura, è l’espressione di quello che, musicalmente, dobbiamo aspettarci. Un riff di chitarra, di quelli che restano scolpiti nella memoria tanto è sinistro, è tipico di quel genere che siamo soliti denominare southern gothic e che si lega allo show “Preacher” sul canale AMC.
Ben Nichols, cantante e compositore principale, non è mai stato così minaccioso ed oscuro come in questo brano che rappresenta un’antitesi tra la parte musicale e il tema trattato, l’amore incondizionato verso la propria figlioletta.
Nel resto del programma il suono si fa più classico, più vicino alla loro cifra stilistica cioè al classic rock dei sixties, al rock’n’roll degli anni cinquanta di icone quali Jerry Lee Lewis.
Il brano “To my dearest wife” contiene una parte della melodia di “Battle hymn of the republic”.
Un lavoro che si colloca tra passato ed attualità, leggermente diverso dal solito, che piacerà ai fans del gruppo, ma che farà ulteriori proseliti.
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