Era da un po’ di tempo che non si avevano notizie di Jimi Tenor, l’attesa è conclusa perché abbiamo tra le mani il suo nuovo album dal titolo “Order of nothingness” pubblicato da Philophon.
Si tratta di un lavoro bizzarro, Jimi vive ormai in quasi totale isolamento in quel di Helsinki raccogliendo funghi e dando sfogo alle proprie manie musicali esotiche che vengono coltivate nella calma e tranquillità di cui è circondato.
Quella che abbiamo di fronte è una connessione quantistica, consumata in quel di Berlino con i geni del ritmo Ekow Alabi Savage e Max Weissenfeldt, motore e turbina del suo ultimo tour de force “Order of Nothingness”. Il nostro riesce a viaggiare con la mente in posti lontani e la musica in questo aiuta e ne illustra le infinite possibilità.
Per il nuovo album ha utilizzato una tastiera, Extravoice prodotto messo in commercio dalla Hammond e presto ritirato dal mercato, strumento alquanto sperimentale che ha ampliato le porte della percezione di Tenor. Negli studi ha, inoltre, potuto usufruire di parecchi strumenti esotici facendo largo uso di marchingegni a fiato e tastiere analogiche per sigillare il suo tentacolare ibrido groovy. E’ un omaggio trasversale al continente nero (Fela è il faro), alla space age e al kraut liberando le nostre menti per un viaggio nella stratosfera.


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