Contrariamente a quanto spesso accade nel folto panorama progressive, popolato di numerosi e instancabili artisti dalla prolificità talvolta esagerata, Il Bacio della Medusa si è sempre preso il giusto tempo per la realizzazione di un nuovo album, e ben sei anni sono infatti trascorsi dal precedente “Deus Lo Vult”. Nulla da eccepire, comunque, quando l’attesa è ripagata dall’alta qualità della proposta.
“Seme*” non fa eccezione in questo senso e, se i fiati di Eva Morelli e la voce di Simone Cecchini rappresentano elementi di continuità col passato, tutto il resto è completamente rivoluzionato. Siamo infatti di fronte al disco più immediato e allo stesso tempo più vario di sempre del Bacio della Medusa, un concentrato di hard, folk, jazz e classic rock, cantautorato, persino musica country ed elettronica!
Se è vero che ‘prog’ è sinonimo di evoluzione e commistione tra generi musicali, siamo perciò al cospetto di un album coraggioso che, pur scostandosi considerevolmente dalle coordinate del ‘prog classico’, risulta a conti fatti, paradossalmente se vogliamo, il più progressivo e originale dell’intera carriera del Bacio della Medusa!!!


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