Secondo strepitoso album per il collettivo trans-africano, guidato dal veterano francese François Cambuzat (Il Gran Teatro Amaro, Kim Squad And Dinah Shore Zeekapers, L’Enfance Rouge, Putan Club). Unendo i ritmi e le invocazioni dell’antico rituale Sahara del Banga con una tempesta elettrica contemporanea, i nostri celebrano un nuovo infuocato atto.
In tunisino, Banga significa “enorme volume” e non si può pensare a una descrizione più appropriata di “Laylet el Booree”. Massimalista e implacabile. La pratica del Banga deriva dal sufi e dal gnawa e se ne trova traccia nel Sahara tunisino e risulta essere la base del nuovo disco il cui titolo, tradotto, significa “La notte della follia”. Di follia se ne trova in gran quantità in questo lavoro, dalla ruvidezza dei suoni che non concedono alcun ammorbidimento per le orecchie e il gusto occidentale.
Una musica ricca di anima e spiritualità, dotata di una capacità rara al giorno d’oggi, cioè la mancanza di compromesso. L’opera è stata realizzata con l’aiuto dei locali Tarek Soltan, Yahia Chouchen e Fatma Chebbi.
Sangue, sudore e trance!!!


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