Ecco un altro appuntamento per me irrinunciabile, un’uscita della mai troppo lodata Tompkins Square Records che, statene certi, non vi deluderà mai.
Gli Harmony Rockets sono un side project dei Mercury Rev a cui si aggiunge il vecchio chitarrista Peter Walker, ormai ottantenne. Peter è da tempo residente in quel di Woodstock, fu riscoperto una dozzina di anni fa dai tipi della Tompkins Square dopo che rimase inattivo per decenni. Dal 2006 è rimasto nel mondo musicale incidendo anche per Third man Records di Jack White.
Walker è noto soprattutto per la pubblicazione di un paio di dischi alla fine degli anni sessanta incisi per la Vanguard Records in uno stile descritto come folk-raga americano.
Ha studiato con Ravi Shankar e Ali Akbar Khan, ed è stato direttore musicale del Dr. Timothy Leary, organizzando musica per i test dell’acido lisergico. Era anche amico intimo della compianta Karen Dalton, e ha contribuito alla produzione di “Remembering Mountains: Unheard Songs” (Tompkins Square), raccolta che presentava composizioni della Dalton inedite ed interpretate da Sharon Van Etten, Patty Griffin, Lucinda Williams e altri.
Oggi si lega agli amici Harmony Rockets per dar vita ad un progetto che cerca di legare il folk con la musica cosmica. Partecipano alla session anche musicisti di vaglia quali Martin Keith, Nels Cline (Wilco) e Steve Shelley (Sonic Youth).
Le esperienze del passato del nostro sono tutte presenti in questo album che è composto di tracce strumentali. Dimostrazione di quanto appena detto è la composizione “Atropos”, una scintillante ninna nanna che ci culla per oltre sette minuti.
È inutile tentare di catalogare questo disco all’interno di un genere, perché ciò che aleggia al suo ascolto è quello spirito libero che caratterizzava la musica alla fine degli anni sessanta periodo che sembrava potesse permettere qualsiasi cosa un musicista avesse in mente.
Epico, psichedelico e rigenerante!!!
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