Una storia particolare ma comune a molte formazioni, quella dei liguri Eris Pluvia: autori di un album nel 1991, “Rings of Earthly Light”, che contribuì alla rinascita della scena prog italiana, restarono poi fuori dalle scene per molti anni fino al 2010, anno di pubblicazione di “Third Eye Light”.
Nonostante la prematura scomparsa dello storico tastierista Paolo Raciti, la band ha comunque mantenuto sinergia e ispirazione nella realizzazione del successivo “Different Earths” e di questo nuovo e, per certi aspetti sorprendente, “Tales from another Time”.
In questa occasione, se possibile, il gruppo innalza ulteriormente il proprio livello compositivo, senza rinnegare in alcun modo la propria cifra stilistica: Camel e Pink Floyd restano i nomi principali di riferimento ma, più che agli anni ’70, gli Eris Pluvia sembrano qui attingere, grazie a un sapiente dosaggio di musica elettronica e ai suoni di chitarra e batteria in particolare, alla decade successiva. Questo però non significa affatto che la band abbia ceduto a facili soluzioni ‘commerciali’: nella struttura e nelle intenzioni i sei lunghi brani – per un’ora di durata complessiva – restano totalmente fedeli al classico verbo ‘progressivo’, non rinunciando a lunghe parentesi strumentali e a sezioni folk/pastorali con il flauto in evidenza.
Sempre più attuali, sempre più fedeli al passato: sembra un paradosso, eppure gli Eris Pluvia riescono ad essere entrambe le cose con apparente naturale semplicità. Un gruppo in costante evoluzione, che incide un altro notevole tassello nell’attuale panorama del prog italiano!!!


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