DINOSAUR JR.: “Sweep It Into Space” cover albumI Dinosaur Jr. sono tornati con “Sweep It Into Space”, il loro nuovo album uscito il 23 aprile su Jagjaguwar, e un nuovo singolo, “I Ran Away”. Il disco è la loro prima nuova raccolta di musica da “Give a Glimpse of What Yer Not” del 2016, continuando quello che è forse il più grande ‘secondo atto’ di qualsiasi band di sempre. Originariamente previsto per la metà del 2020, la traiettoria temporale di questo record è stata ostacolata dall’arrivo della peste. Ma ci vorrebbe più di una semplice piaga per reprimere la squisita furia di questo trio quando sono completamente collegati. E “Sweep It Into Space” è un signor disco di composizione a zone.

Nei decenni trascorsi dall’uscita del trittico originale di album fondamentali dei Dinosaur Jr., è diventato chiaro che il loro suono, una volta salutato come una sorta di rumore quasi addomesticato, è / è sempre stato una specie di musica pop pienamente funzionante. C’erano sempre state melodie al centro di tutto ciò che facevano. Ciò che producono non è altro che una bellissima nuova versione del continuum rock: riff, potenza, beat e nostalgia, creata con un occhio al futuro infinito…

Registrate, come al solito, all’Amherst’s Biquiteen, le sessioni di “Sweep It Into Space” sono iniziate alla fine dell’autunno del 2019, a seguito di un tour della costa ovest / sud est. L’unico musicista in più utilizzato questa volta è stato Kurt Vile, che ha co-prodotto l’album e ha suonato la 12 corde principale sull’allegro “I Ran Away”. La voce di J Mascis è immediatamente orecchiabile su linee di chitarra vertiginose ed elettrizzanti.

Dopo che la registrazione con Kurt è stata interrotta, J Mascis ha finito per imitare solo alcune cose che aveva fatto. ‘Stavo ascoltando un sacco di Thin Lizzy, quindi cercando di ottenere un po’ di quel duello doppio suono solista. Ma la sessione di registrazione era finita abbastanza bene quando le cose hanno colpito davvero i fan. Quando il blocco è avvenuto a marzo, significava che ero da solo. Ma è stato fantastico’.

Come è tipico, Lou Barlow scrive e canta due delle dozzine di brani dell’album (fornendo forse il suo miglior contributo ai Dinosaur in “Garden”) e il drumming puro flinstoniano di Murph guida il disco come un go kart dall’inferno. Le canzoni di Lou qui sono eleganti come sempre. Le tracce di J scorrono e fioriscono nelle diverse direzioni che spesso segue. Alcune sono momenti chitarristici furiosi, con un suono di corde a metà strada tra Hendrix e Asheton. Alcune sono power ballad e ci sono anomalie, come “Take It Back”, che inizia con un ritmo blu che ricorda le esplorazioni giamaicane di Keith Richards (almeno per un po’).

Ma ci sono pochissimi momenti dove non sapresti che stai ascoltando i Dinosaur Jr. in caduta libera. Hanno un suono caratteristico, sicuro come lo hanno mai fatto gli Stooges, i Sonic Youth o i Discharge. Continuano ad espandere il loro universo personale con “Sweep It Into Space”, senza mai perdere il loro nucleo centrale. Hanno un suono unico, come un flusso continuo di melodia e rumore.

Un disco il cui sound è un caos controllato, è sempre stato così, è rassicurante, in un mondo in cui non esistono più certezze, che i nostri siano ancora li ad investirti con la loro musica!!!


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