DAVE MCMURRAY – ‘Grateful Deadication’ cover albumIl sassofonista Dave McMurray ha pubblicato “Grateful Deadication”, la sua seconda uscita per Blue Note Records. Nel nuovo full-length, McMurray prende il suo suono grintoso e pieno di sentimento di Detroit e reinventa le canzoni fiorite delle icone di San Francisco, i Grateful Dead, con un album tanto vibrante quanto inaspettato. L’annuncio arriva con il video di una versione trascendente di “Loser” di Jerry Garcia e Robert Hunter, con il co-fondatore dei Grateful Dead Bob Weir, insieme a Bettye LaVette e ai compagni di band di Weir, i Wolf Bros, Don Was, Jay Lane, Jeff Chimenti e Greg Leisz.

Durante il periodo di massimo splendore delle interminabili tournée dei Dead, Dave era in viaggio lui stesso, unendosi all’attuale presidente della Blue Note, Don Was nei difficili da catalogare Was (Not Was) a partire dal 1981. McMurray si è esibito con uno straordinario elenco di musicisti leggendari, tra cui BB King, The Rolling Stones, Bob Dylan, Iggy Pop, Patti Smith, Bonnie Raitt, Johnny Hallyday, Gladys Knight, Albert King, Nancy Wilson, Bootsy Collins, Herbie Hancock, Geri Allen e Bob James.

Nel 2018 il sassofonista si è unito a Don Was per un set all-star all’Hardly Strictly Bluegrass Festival di San Francisco. La performance ha visto un’apparizione a sorpresa di Bob Weir, che aveva recentemente arruolato Was e il batterista Jay Lane per la sua nuova band Wolf Bros, inclusa una versione del classico dei Dead “Days Between”.

‘La mia avventura nel mondo dei Grateful Dead è iniziata alcuni anni fa, quando ho avuto la fortuna di suonare in uno spettacolo con The Wolf Bros’, spiega Dave. ‘Le misure lunghe e strane e gli accordi complessi della musica mi hanno catturato immediatamente. Ho notato che le canzoni avevano grandi melodie ma conservavano l’apertura del periodo elettrico di Miles Davis. La musica era orecchiabile, psichedelica, cruda, con l’idea di niente assoli/tutti assoli—simile a Weather Report. Più ascoltavo, più mi rendevo conto che queste canzoni sarebbero diventate un veicolo per la mia espressione jazz’.

Per questa vivace escursione nel vasto repertorio dei Dead, McMurray ha riconvocato la sezione ritmica che ha onorato il suo debutto al Blue Note del 2018, “Music Is Life”. Questa volta, al bassista Ibrahim Jones e al batterista Jeff Canady si uniscono il chitarrista Wayne Gerard e il tastierista Maurice O’Neal, entrambi compatrioti di lunga data della scena Motor City, nonché il pianista Luis Resto e il percussionista Larry Fratangelo, colleghi dai tempi dei Was (Not Was).

“Grateful Deadication” non è solo una sincera celebrazione della brillante arte delle canzoni dei Grateful Dead, ma l’immaginazione e l’anima evidenti in tutto l’album che esemplificano l’ampia gamma di influenze di McMurray – dal jazz, pop, rock, soul, reggae, R&B, gospel e oltre. Tra le canzoni prese in esame troviamo “Fire on The Mountain”,” Dark Star”, “Loser”, “Estimated Prophet”, “Touch of Grey”, “Franklin’s Tower”, “Eyes of The World”, “The Eleven” e “The Music Never Stopped”.

Un tributo, ancora una volta, e per la seconda da parte di un jazzista, che dimostra come i Dead fossero un gruppo amato da tanti musicisti, più di quanto venissero apprezzati dai semplici appassionati!!!


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