DANIEL BLUMBERG- “On & On” cover albumSono già trascorsi due anni da quella meraviglia che fu “Minus” di Daniel Blumberg. Era un disco in cui le canzoni si mostravano scarne ed introverse come non ci fosse barriera tra l’artista e l’ascoltatore. Le nuove sembrano provenire dagli stessi luoghi di un anima sofferente, che si apre giusto il tempo di rilasciare i brani per poi richiudersi ancora. Non ci si scosta dal contenuto del precedente disco e questo potrebbe essere considerato un leggero difetto.

L’album è nato durante delle live session con lo stesso gruppo di musicisti presenti in “Minus”: Daniel Blumberg (voce, chitarra, armonica), Ute Kanngiesser (violoncello), Billy Steiger (violino), Tom Wheatley (contrabbasso) e Jim White (batteria), con l’aggiunta di Elvin Brandhi (voce). Si tratta di relazioni sempre più intense e di una forte condivisione di tecniche, per questo gruppo affiatato di musicisti che gira intorno al Cafè OTO.

Il lavoro è stato registrato da Peter Walsh (Scott Walker), che ha catturato le straordinarie performance del gruppo, includendo l’intera gamma espressiva dei loro strumenti, dalle melodie morbide e le armonie vocali delicate, ai graffi ruvidi e irregolari, mentre il suono della stanza e del mondo esterno sconfina naturalmente nel campo sonoro, come Toop dichiara, “as if a window has opened”.

La title track “On&On” appare quattro volte nell’album, creando un vero e proprio brano infinito che rappresenta al meglio il paradosso del cerchio, esistendo in uno spazio laminare tra il moto perpetuo e la stasi, così come Daniel canta: ‘On and on and on and on and on…’. C’è un blues imperfetto come “Sidestep summer”, si palesa un po’ di country (“Bound” e “Teethgritter”) e non manca un’improvvisazione bislacca come può essere “Silence breaker” che non fa che confermare quanto sia fuori dalla standardizzazione il nostro Daniel.

Se lo vogliamo accostare a qualche musicista conosciuto direi che ci trovo un po’ Nick Cave, MicahP. Hinson e Neil Young. Sembra scrivere una sola canzone tutte le volte, solo che quest’ultima ha la capacità di adattarsi a tutti gli stili per cui sembra sempre diversa. Forse non siamo al cospetto del fuoriclasse che l’esordio lasciava supporre, ma di un compositore che conosce tutte le possibilità offerte dalle tecniche, dai mezzi e dai trucchi del mestiere che permettono agli ascoltatori di appassionarsi alla sua proposta musicale. Le fonti di ispirazione del nostro sono le stesse che noi amiamo, per cui lo possiamo considerare come uno del nostro ristretto gruppo di ‘music lovers’!!!


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