CORDOVAS: “Destiny Hotel” cover albumI Cordovas hanno registrato un nuovo album in studio, “Destiny Hotel”, che è stato pubblicato via ATO Records il 16 Ottobre. La band, che ha calcato i nostri palchi lo scorso anno al Buscadero Day, ha condiviso anche il singolo principale dell’LP, “High Feeling”, prodotto da Adrian Quesada dei Black Pumas.

Sono originari del Tennessee – composti dal cantante/multistrumentista Joe Firstman, il tastierista Sevans Henderson, il chitarrista/vocalista Lucca Soria e il cantante/multistrumentista Toby Weaver – hanno registrato il disco al Destiny Hotel di Los Angeles con il produttore Rick Parker (Beck, Lord Huron). Per preparare l’album, la band si è recata alla comunità di artisti di Todos Santos nella penisola della Baja del Messico per scrivere, traendo ispirazione da fonti quali il famoso mitologo Joseph Campbell, il poeta/novellista Rainer Maria Rilke e il maestro spirituale Eckhart Tolle.

‘Summer is gone’, lamenta il frontman dei Cordovas Joe Firstman in “Afraid No More”, la quarta canzone del nuovo LP. Dato il vento autunnale e lo stato del mondo, sembra una profonda presa di coscienza. Ma “Destiny Hotel” non è solo una riflessione sul cambio delle stagioni o un trattato sociopolitico. È, in fondo, un buon momento a ruota libera, composto da 10 brani ben realizzati che irradiano vibrazioni calde ed energia positiva dappertutto.

I nostri offrono una vivace miscela di ballate riflessive, rock dalle radici sgangherate e folk country sul nuovo disco, che è davvero divertente da ascoltare. Ogni canzone è ben scritta e costruita con cura, ma eseguita con quella frenesia che conferisce al materiale l’energia e la sensazione di un’esibizione dal vivo.

Pezzi rock come “Fine Life” e “The Game” evocano il suono dei Grateful Dead periodo “Europe ‘72” e si muovono insieme con un facile mescolamento. “Destiny” è sulla stessa vena del country rock degli anni ’70 carico di groove, ma ha più propulsione e urgenza. Il tastierista Sevans Henderson è il fattore chiave, suonando alcune linee che danno alla traccia un tocco drammatico che si addice a una canzone sulla chiamata del destino.

La già citata “Afraid No More” è un gioiello di ballata. Radicata nella sua semplicità e nelle armonie di gruppo, parla del momento attuale nel suo impegno a vivere senza paura. Si abbina perfettamente al brano successivo dell’album, “Man in my Head”. Il minimalismo e la tenerezza di “Afraid No More” sono spariti. Al suo posto ci sono insicurezza, paranoia e ansia. Lo stress e l’ansia di “Man in my Head” sono un pezzo unico sull’LP. Ma la spinta ritmica dietro la traccia è la linea che può essere ascoltata attraverso il disco. È ciò che conferisce la coerenza e il dinamismo che unisce la maggior parte della raccolta, sia in “Destiny” oppure in inebrianti momenti sudisti come il gioioso brano d’apertura “High Feeling” e “I’ma be Me”.

L’album si conclude con “Do More Good”. Firstman promette che ‘cercherà di fare il meglio possibile, di parlare di meno perché è tutto quello che mi resta da fare’. Sono buone parole a cui prestare attenzione e attenersi, una risposta spensierata, che tutti dovremmo essere solo un po’più gentili e mostrare rispetto per migliorare il mondo che ci circonda. Con “Destiny Hotel”, i Cordovas stanno sicuramente facendo la loro parte per raggiungere questo obiettivo!!!


Category
Tags

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *