COIL: “Musick To Play In The Dark Vol. 1” cover albumPubblicato originariamente nel 1999, l’album sta finalmente ricevendo il trattamento completo della ristampa tramite Dais Records. Difficile non provare un forte senso di emozione di fronte a quello che potremmo definire un capolavoro autentico della musica elettronica contemporanea. Figli della più dissacrante ed innovativa cultura (post) industriale i compianti Peter ‘Sleazy’ Christopherson (ex-Throbbing Gristle e Psychic Tv, nonché una delle menti dietro allo studio grafico Hipgnosis, lo stesso che ha realizzato copertine per Pink Floyd, Peter Gabriel, Scorpions e chissà quanti altri) e John Balance hanno rappresentato il superamento delle stesse barriere di genere. Con la complicità dell’altro alchimista elettronico Thighpaulsandra e degli inserti vocali della dark lady Rose McDowall, il primo volume di “Musick To Play In The Dark” inaugurava 20 anni fa una nuova stagione, trasportando i Coil oltre le sfere cosmiche. Una ristampa necessaria per comprendere appieno gli sviluppi della più visionaria musica dell’ultimo quarto di secolo.

Dopo aver distribuito molte delle proprie uscite in tirature volutamente limitate, le registrazioni della band scivolavano di nuovo nell’ombra. Una formazione che evitava abilmente una facile categorizzazione, ma assorbiva elementi di dark ambient, industrial ed elettronica. Non avevo mai sentito niente di simile. Questa ristampa attesa da tempo del seminale gruppo crea l’occasione ideale per introdurre orecchie più disponibili alle meraviglie occulte di Coil.

Christopherson ha contribuito a forgiare un suono industriale innovativo costruito attorno a sintetizzatori, nastri e primi campionatori. C’erano anche basso, chitarra, violino e cornetta, ma niente era usato in modo tradizionale o prevedibile. Con Coil avrebbe continuato a creare un suono altrettanto unico e che sfidava il genere. L’elettronica esoterica di ‘Sleazy’ era ora esaltata dalla poesia profetica e potente di John Balance. Il gruppo avrebbe visto un certo numero di membri andare e venire, ma John e Sleazy sarebbero rimasti la forza creativa costante al centro di questa impresa decisamente sperimentale. I primi album come “Horse Rotorvator” del 1986 avrebbero contribuito a definire il clang conflittuale della musica industriale prima di sviluppare una sete di cultura rave in “Loves Secret Domain” del 1991. Questo periodo, in senso lato, divenne noto come la loro “fase solare”. L’intera esistenza dei nostri era basata su una crescita creativa costante e ha visto il duo abbracciare tutto, dal lavoro della colonna sonora agli album strumentali di droni che alterano la mente. Fu “Musick To Play In The Dark” del 1999, tuttavia, a definire la loro “fase lunare” sussurrata, oscura e immersiva. C’era della magia nel suono dei due, ma, attenzione, non si tratta di un album da mettere in sottofondo mentre lavi i piatti, né fornirà una motivazione adeguata a una corsa intorno all’isolato. Questa è la musica a cui prestare la massima attenzione, preferibilmente sdraiati al buio con le cuffie a posto. Il titolo di un album non è mai stato così azzeccato. Anche se non c’è un assolo di chitarra in vista, il disco potrebbe quasi essere descritto come psichedelico. Una tranquilla, snervante e trasformativa forma di psichedelia, da gustare da soli. “Are You Shivering?” è caratterizzata da alcuni sintetizzatori travolgenti e distintamente gelidi. Nel corso della sua durata di quasi 10 minuti, la traccia fa un ottimo lavoro immergendoci nel mondo oscuro e mediatico di Coil. Un paesaggio sonoro elettronico vivace e spazioso e la colonna sonora ideale per qualche rituale segreto. “Red Birds Will Out Of The East And Destroy Paris In A Night” segue con un po’ di musica elettronica meravigliosamente sconvolgente ed espansiva. Un distendersi ambizioso e senza parole che evoca lo spirito pionieristico del Krautrock negli anni ’70. Il senso di avventura e sperimentazione è appetibile. Con il suo pigro piano jazz, “Red Queen” espande ancora una volta la tavolozza sonora dell’album. Spinto in avanti da un’oscura corrente sotterranea elettronica che minaccia costantemente di trascinarti sotto mentre Balance intona con calma: ‘È così pericoloso quando sei / Insicuro nello spazio in cui ti trovi?’. La bellezza spettrale di “Broccoli” filtra attraverso le casse dopo, con Christopherson che ripete un mantra cupo: ’Parole sagge dalla partenza / Mangia le tue verdure, specialmente i broccoli … La morte di tuo padre / La morte di tua madre / È qualcosa per cui ti prepari / Tutta la tua vita, tutta la loro vita’. Un’esplorazione molto umana della mortalità e delle cose che ci lasciamo alle spalle. La musica lentamente ma inesorabilmente assorbe l’ascoltatore, il tipo di musica che sembra fermare il tempo stesso. La registrazione di scoppiettii, canti di uccelli e ritmi repressi introduce “Strange Birds”, il secondo pezzo prevalentemente strumentale del lavoro. Ipnosi oscura e inquietante. La raccolta si conclude con l’elettronica mescolata di “The Dreamer Is Still Asleep”. Gocciolante di mistero e misticismo: la canzone crea un tono ipnotico, devozionale e adeguatamente onirico.

Un album a cui bisogna prestare la dovuta attenzione, che avvolge l’ascoltatore in un mondo notturno incredibilmente coinvolgente!!!


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