Il titolo è una parola francese che significa radici, laddove le radici sono quelle musicali in cui piedi, testa e cuore dei C’mon Tigre sono immersi, e da cui, con i loro brani contaminati, spiccano il volo per creare ambientazioni sonore inedite. Nel loro nuovo disco i suoni del Mediterraneo ‐ il mare della loro terra ‐ si intersecano, intrecciano e sovrappongono con un caleidoscopio di altre sonorità. Le dieci tracce di “Racines” sono nate in momenti di intimità, ma con l’urgenza che quel nucleo esploda e dia vita ad altre idee e suggestioni. Fondamentale per il progetto lo scambio con altri artisti e realtà, e da qui il coinvolgimento, di Danny Ray Barragan aka DRB, Mick Jenkins, Pasquale Mirra, Beppe Scardino, Mirko Cisilino, Marco Frattini, Jessica Lurie, Amy Denio, Tina Richerson, Sue Orfield, Alessandro Rinaldi, Henkjaap Beeuwkes. Bassi e chitarre dialogano con fiati, synth, percussioni, vibrafoni, immergendo l’ascoltatore in un viaggio sonoro sensuale e ipnotico. Salpando dal bacino del Mediterraneo e lasciandosi guidare dalla fascinazione per l’Africa e il Medioriente, i C’mon Tigre danno forma a un linguaggio inedito, originale, fatto di commistioni con il jazz, l’afrojazz, le ritmiche dell’hip hop, il funk, la disco anni Settanta.
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