Fabrizio De André, Lucio Battisti, Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Giorgio Gaber… sono probabilmente questi i primi nomi che vengono in mente quando si pensa ai cantautori che hanno scritto la storia della musica popolare italiana. Tra questi, purtroppo, Claudio Lolli ha sempre occupato un ruolo più marginale, forse ingiustamente vista l’indubbia qualità dei suoi lavori.
“Aspettando Godot” è l’esordio di Claudio Lolli sulla lunga distanza, su etichetta EMI, all’epoca sponsorizzato dall’amico Guccini. Solo la copertina, raffigurante una banconota da 5000 lire dell’epoca con il volto dell’autore disegnato al posto dell’originario Cristoforo Colombo, rappresenta un forte biglietto da visita; insieme al titolo, rubato dall’omonima pièce teatrale di Samuel Beckett, diventa una dichiarazione d’intenti: raccontare l’assurdità e le contraddizioni della società di quegli anni e della vita stessa, con riferimenti personali e attuali piuttosto che generici o filosofici. Quelle di Lolli sono praticamente poesie, cantate su arpeggi di chitarra acustica e accompagnamenti di musica classica. Non poco per un ragazzo di soli 22 anni!
Ristampa fedele all’originale con copertina apribile e foglio interno coi testi delle canzoni, in vinile colorato.


Category
Tags

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *