CARLA DAL FORNO – ‘Come Around’ cover albumTrasferitasi da Melbourne a Berlino, Londra e, più recentemente, tornata a casa in Australia, Carla dal Forno ha lavorato molto da sola. Oltre a produrre e registrare la propria musica, ha anche fondato la propria etichetta, Kallista (dal nome di un sobborgo silvano di Melbourne vicino alla casa d’infanzia dell’artista). Con grande indipendenza, ora arriva a “Come Around”, il suo LP più completo di sempre.

‘Ho davvero bisogno di solitudine, spazio e tempo, per sprofondare in studio e sentirmi pronta per scrivere e registrare’, raccontò Carla a Vinyl Factory a proposito del suo processo musicale nel 2019. E davvero, ‘solitudine, spazio e tempo’ è perfetta descrizione della sua musica.

È influenzata da una varietà di stili minimal wave, con Young Marble Giants che viene in mente come un riferimento abbastanza chiaro per lei, con una grande differenza: gli YMG avevano tre membri. Dal Forno, invece, in un brano come “Side by Side”, crea un’atmosfera spaziosa da sola con poco più di un basso, una tastiera, qualche batteria programmata e la propria voce. I risultati sono doppiati e impressionanti.

La title-track è probabilmente il suo arrangiamento più forte fino ad oggi, una gemma squillante, quasi trip-hop che (a differenza di gran parte del suo materiale) irradia calore. Altrove, in debito del minimalismo toccante di album come “One of Our Girls (Has Gone Missing)” di AC Marias e “Tender Buttons” di Broadcast, il basso di dal Forno fluttua su suoni ambientali echeggianti che intimi tuoni smorzati o il rintocco delle campane.

Come ha dimostrato il suo EP del 2018, “Top of the Pops”, l’australiana ha un talento per le cover. Forse la più impressionante di sempre è l’unica qui presente, un brano di psych-rock degli anni ’60 “The Garden of Earthly Delights” degli United States of America. Laddove l’originale rimbalzava insieme a un backbeat garage rock ed effetti psichedelici, la versione della nostra si estende in una pacifica fantasticheria con la sua caratteristica moderazione post-punk.

Sebbene gli strumentali “Autumn” e “Deep Sleep” siano pezzi di buon umore, non riescono a connettersi così come le tracce cantate di “Come Around”. Tuttavia, sono due dei brani più brevi qui. Concludendo il set con disinvoltura su “Caution”, il lavoro è una breve ma forte dimostrazione di come Carla ha affinato il proprio mestiere: attenendosi allo spirito del fai-da-te e seguendo la sua musa ispiratrice, ovunque la porti!!!


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