BUSTA RHYMES: “Extinction Level Event 2” cover albumSono passati 8 anni dall’ultimo album di Busta Rhymes, che torna nel mezzo di una pandemia mondiale, dove le tensioni razziali si sono riaccese più che mai. Ecco il nuovo attesissimo lavoro “Extinction Level Event 2: The Wrath Of God”, che fa seguito all’ apocalittico “Extinction Level Event: The Final World Front” del 1998, facendoci sembrare la fine del mondo ancora più reale. Non sono solo gli schemi delle rime intricate e veloci di Busta o gli argomenti tempestivi che attirano l’attenzione, bensì i ritmi da brivido e le sonorità ultraterrene guidate dal produttore Nottz, per la maggior parte, a rendere questo progetto uno dei migliori album hip-hop prodotti negli ultimi cinque anni.

Il progetto di 22 tracce include la presenza di artisti come Pete Rock, Rakim, Rapsody, Q-Tip, Kendrick Lamar, MOP, Rick Ross, Anderson Paak, Mary J. Blige, Mariah Carey, Bell Biv Devoe e altri – c’è anche un’apparizione postuma di Ol ‘Dirty Bastard, e contributi vocali di Chris Rock e del ministro Louis Farrakhan.

I fan dell’hip-hop dell’età dell’oro saranno felici di scoprire che la produzione è dominata da una serie di ritmi boom-bap, le canzoni assumono qualità più orchestrali con il suo uso di ottoni, fiati e archi invece di suoni sintetici più contemporanei.

L’album si apre con “ELE 2 Intro”, una traccia di sette minuti in cui un brano parlato riassume un evento catastrofico che ha sconvolto il mondo. Una combinazione di un Dio punitivo che scatena la sua ira e le sfortunate tendenze autodistruttive delle persone hanno contribuito a inaugurare l’impresa apocalittica mentre la campana suona. Busta Rhymes entra con un verso che proclama la sua esperienza di conoscenza profetica del destino imminente del mondo. La traccia presenta la leggenda Rakim, che parla di catastrofi ambientali in connessione con il testo del ‘Giorno del Giudizio’. Canzoni come “The Purge”, la title track e “Freedom?” citano direttamente l’indignazione per la brutalità della polizia e il razzismo sistemico negli Stati Uniti, poiché Busta esprime la sua solidarietà ai manifestanti di tutto il paese. ‘Mentre Trump è presente con una bocca che urla più forte delle trombe / Mentre tu ti inchini ai burattini, io starò in piedi e resterò qui per il giudizio / Usa il palcoscenico del mondo con una corona di Dio per metterlo giù per il pubblico’, rap nella title track con il suo iconico flusso staccato e ringhiante.

Il nostro assume anche una postura più vanagloriosa e prepotente, riflettendo sulla sua carriera di illustre MC mentre recita alcuni versi da capogiro. “Czar”, con MOP; “Outta My Mind”, “Slow Flow”, che campiona Ol ‘Dirty Bastard; e “Don’t Go”, con Q Tip, sono solo la punta dell’iceberg. Sfortunatamente, gran parte del tema apocalittico che caratterizza l’inizio del lavoro alla fine viene messo da parte. L’intera trama apocalittica sfuma in alcune tracce personali sui rapporti di Busta con le donne – e non reggono bene. “The Don & The Boss”, “Best I Can” (con Rapsody) e “Where I Belong” (con Mariah Carey!) Sono fuori posto e ruvidi. Per fortuna, l’album trova di nuovo il suo fondamento dinamico in “Deep Thought”, dove gli ascoltatori possono dare un’occhiata allo scontro di pensieri nella mente di Busta Rhymes. Nel frattempo, “Look Over Your Shoulder” presenta Kendrick Lamar e campiona “I’ll Be There” dei Jackson Five mentre Kendrick e Busta riaffermano la loro dedizione all’hip-hop.

“Extinction Level Event 2: The Wrath of God” è un gradito ritorno in forma da uno dei più grandi rapper di sempre, ma auguriamoci che le premonizioni contenute nel disco sull’effettiva fine del mondo non si verifichino!!!


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