Una delle caratteristiche più ammirevoli della cultura mitteleuropea è il suo spirito creativo, che fa di quest’area uno dei centri artistici più spettacolari del mondo.
Con un così complicato amalgama di razze, religioni e lingue come quello che si trova nell’Europa centrale, non sorprende che la vita musicale sia infinita e variegata. Burnt Friedman, in occasione del quarto capitolo di Expolerer Series, analizza tutto questo.
House e techno esistono da 30 anni, ma la loro tradizione è sempre viva. Inoltre, sempre nuove forme e stili musicali vengono scoperti, sperimentati e infine trascurati.
“Musical traditions in central Europe” può offrire solo un piccolo assaggio di tali bellezze estinte, sofferenze politiche o individuali, tristezza cupa, amore, risentimento, squisita delicatezza, risate e deliziosa saggezza della musica rurale e urbana dell’Europa centrale. L’idea di Burnt è di offrire una perpetua fuga dalla vita quotidiana, elevando la mente verso orizzonti puri e belli, ricreando l’atmosfera di entusiasmo e partecipazione propria dei luoghi in cui vi sono state le registrazioni, cercando di restituire a Berlino la sua purezza incontaminata.


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