Piuttosto varia e complessa la carriera di Devontè Hynes, iniziò nella punk band britannica Test Icicles prima di pubblicare due album di pop orchestrale come Lightspeed Champion.
Produttore, pluristrumentista, compositore, cantautore e cantante Devonté Hynes torna con il suo quarto album sotto lo pseudonimo di Blood Orange,” Negro Swan”.
Si tratta di un disco che esprime sofferenza, in cui mette a nudo la propria depressione di nero, in cui esplora tutti i lati della propria esistenza soffermandosi sulle ansie che vivono gli omosessuali di colore.
È un lavoro dai toni nostalgici in cui si avverte un ripiegamento su sé stesso. Fin dall’iniziale “Orlando” siamo avvolti da un’anima soul, una voce sofferta che si staglia su un giro di piano Rhodes.
Numerosi sono gli ospiti quali ASAP Rock, Project Pat e Steve Lacey. Tanti anche i duetti tra cui segnalo l’ottimo pezzo “Holy will” che vede il nostro duettare in falsetto gospel con Ian Isiah, mentre in “Runnin’”si avverte reciproco rispetto tra Dev e Georgia Anne Muldrow, un gigante della scena hip-hop.
Momento centrale risulta essere “Hope” con la presenza di Puff Daddy e Teishi, quasi una preghiera per tutti coloro che sono nella sua stessa condizione. A livello di suoni tutto è avvolto da toni oscuri, beats minimali, chitarre sporche e synth effervescenti.
L’opera meglio riuscita di Blood Orange che si abbevera dalla stessa sorgente dei dischi di Lamar e Ocean ed entra di diritto tra i dischi classici della cultura afroamericana dei nostri tempi!!!
No responses yet