Finalmente la Drag City ha pensato di pubblicare in cd tutta la discografia dei Bitchin Bajas che, con l’esordio di “Tones/Zones” del 2010 e fino all’ultimo “Bajas fresh” del 2017, avevano visto la luce in formato vinile oppure musicassetta. Sono escluse da questa confezione in box formato LP le collaborazioni che i nostri avevano effettuato nel corso degli anni con musicisti quali Bonnie Prince Billy, Natural Information Society e Olivia Wyatt.
I Bajas sono un trio (inizialmente un duo) formato da Cooper Crain, Dan Quinlivan e Rob Frye dedito all’uso di una strumentazione formata da synth e tastiere analogiche in grado di deliziarci con le loro onde sonore che derivano dalla mescolanza tra la musica cosmica tedesca e il minimalismo americano con riferimento particolare a Terry Riley che viene citato chiaramente in una traccia dal titolo “ In T”.
La non pubblicazione del supporto digitale (CD) era dovuta al fatto che secondo loro le tastiere analogiche old style dovessero essere registrate su nastri vecchio stile affinchè potessero rendere al meglio. Le tirature limitate dei lavori in questione hanno reso impossibile la diffusione della loro musica ad un pubblico più vasto, per cui sia benvenuta questa operazione di ristampa sul supporto digitale. La durata del box si avvicina alle otto ore ed espone in modo cronologico le loro uscite a partire dall’esordio per arrivare ai giorni nostri.
I titoli degli album sono esplicativi del tipo di suono contenuto per esempio “Water wrackets” e “Vibraquatic” ci rendono partecipi di un viaggio sinusoidale e liquido che ci trasporta in un mondo alieno.
Le ultime fatiche hanno portato ad una dimensione sonora più varia, complessa e stratificata che ha trovato il suo culmine con il disco dello scorso anno “Bajas fresh”.
Può darsi che il cofanetto in questione sia anche la fine di un percorso da cui ripartire verso direzioni ancora più mutevoli e attraenti.
A mio parere siamo al cospetto di una pietra miliare della musica elettronica cosmica e droning dell’ultimo decennio.
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