Eccoci in presenza di un disco che unisce passato e futuro, il basso profondo della TR-808 incontra il beat pan-Maghrebino, voci senza tempo e visioni futuriste.
AMMAR 808 è Sofyann Ben Youssef, la mente sonica dietro la sensazione tunisina: Bargou 08.
Un album che da spiegazioni alla nostra esistenza sempre più governata dalle macchine e dalla tecnologia, abbiamo macchine senza conducente, robot che assumono posti di lavoro e il viaggio nello spazio commerciale è all’orizzonte, quello che telefilm degli anni settanta di fantascienza portavano nelle nostre case non è più sci-fi, ma la realtà.
Bisogna sempre tenere a mente le nostre radici, non si può vivere solo di tecnologia. Coloro i quali rinnegano il proprio passato non possono avere un futuro.
AMMAR 808 ha ben presente il concetto, nel suo debutto, Maghreb United, con i cantanti Mehdi Nassouli (Marocco), Sofiane Saidi (Algeria) e Cheb Hassen Tej (Tunisia), collega i due universi per offrire una radicale reinvenzione elettronica dell’antica musica nordafricana.
Ha iniziato il progetto un anno fa, dopo aver lavorato con il lodato Bargou 08, alla ricerca di qualcosa per collegare il senso di ciò che è stato con ciò che sarà.
Una delle uscite più rivoluzionare in ambito world, un linguaggio pan-globale destinato a conquistare il sud e d il nord del mondo.
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