ADRIANNE LENKER: “Songs/Instrumentals” cover albumAdrianne Lenker dei Big Thief pubblica su 4AD due nuovi album “Songs” e “Instrumentals”, sono due raccolte distinte, entrambe scritte e registrate ad aprile dopo che il tour di marzo del gruppo venne cancellato a causa del coronavirus. Dopo essere tornata negli Stati Uniti, la Lenker si trasferì in un piccolo cottage sulle montagne a ovest del Massachusetts. ‘Iniziai a sentirmi connessa allo spazio intorno a me’ afferma la cantante. ‘Il cottage sembrava l’interno di una chitarra acustica – è stata una gioia sentire le note riverberare nello spazio’. Con il desiderio di catturare quella sensazione, Adrienne ingaggiò l’ingegnere del suono Philip Weinrobe e si procurò registratori a nastro, un microfono binaurale e un cumulo di cavi XLR. Dopo tre mesi di preparazione, lo studio era finalmente in funzione – anche se l’unico registratore a nastro funzionante, che il duo aveva, era il Sony Walkman a batterie di Phil. Nonostante fossero in pace con l’idea che avrebbero potuto registrare l’intero album solo su cassetta, un amico riuscì a recuperare dal magazzino un Otari 8 Track, spedendolo ai due prima che perdessero tutte le speranze. Nove di questi brani sono stati scritti durante le sessioni di registrazione. Lenker e Phil iniziavano e finivano ogni giornata con un pezzo strumentale improvvisato alla chitarra acustica, facendo poi un collage dei loro pezzi preferiti e creando così il primo lato dell’album strumentale. ‘Volevamo fare un album che mettesse l’ascoltatore nella posizione più intima possibile’ spiega Weinrobe.

“Songs” comprende undici ballate melodiche realizzate solo con la voce di Lenker e una chitarra acustica, mentre gli strumentali sono un collage dell’improvvisazione rituale che ha avuto luogo durante il processo di registrazione per segnare la fine di ogni giornata. I testi evocano ricordi frammentati che sembrano scorrere come un vecchio slideshow di foto: un morso di cane feroce, un’altalena arrugginita, un cavallo senza vita in una stalla. La nostra mantiene la musica radicata in quella cabina, trasformando in musica il conforto e la guarigione che ha trovato in quello spazio.

Le sue canzoni sembrano antiche, con una serenità inquietante. Il talento che possiede è qualcosa di così speciale e raro che sembra sbagliato ridurlo a una semplice recensione. In queste ultime uscite, i brani di Adrianne Lenker sembrano scorrere fuori da lei senza sforzo, suggerendo che cose migliori devono ancora essere pubblicate.

La scrittura dei pezzi di “Songs” è di qualità molto alta, capace di risaltare ancora di più nella apparente vulnerabilità della registrazione lo-fi. La cantautrice ha sempre messo in mostra una certa oscurità, come appare evidente nel precedente “Abiskiss”, in quest’occasione viene trattenuta da un tono onirico evidente (“Ingydar”, “Not a lot”, “Just forever”), ma che mantiene intatto il suo ipnotismo (“Come”).

Il tutto è caratterizzato da un dolce e carezzevole fingerpicking e da un cantato, mai come ora, sottile ed aereo. Sembra di essere trasportati in un mondo antico, ricco di fascino ed euforica stanchezza!!!


Category
Tags

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *