!!! – ‘Let It Be Blue’ cover albumNegli ultimi 22 anni, Nic Offer, la mente dietro i pilastri del dance-punk di New York, !!!, è riuscito in qualche modo a tirare fuori ogni tipo di groove nei suoi album estatici e che danno inizio a feste come una calamita funk.

Il revival dance-punk che ha preso New York intorno al 2002 probabilmente è iniziato un paio di anni prima, a Sacramento, quando !!! pubblicarono il loro album di debutto, anche se furono attratti da Brooklyn abbastanza presto. Erano i Rapture prima dei Rapture – ragazzi hardcore entusiasti della scoperta dei campionatori e della musica dance – e hanno condiviso uno dei primi bassisti con gli LCD Soundsystem.

Avevano anche un progetto collaterale estremamente divertente, Out Hud, che era più profondamente indebitato con l’house e l’elettronica rispetto all’unità principale disco-punk, in cui alzavano flotte di fiati e sbattevano i piatti per i loro spettacoli dal vivo a ruota libera. Erano un raggio di sole della California che penetrava nell’oscurità paranoica del loro ambiente. “Let It Be Blue” mostra con quanta eleganza si siano adattati a quel ruolo e siano maturati nelle loro influenze vintage.

!!! (pronunciato Chk Chk Chk) è, come detto, esploso nei primi anni 2000 insieme a The Rapture e LCD Soundsystem, e in qualche modo il collettivo è tra le ultime band in piedi. Forse è fortuna, o forse è il desiderio insaziabile di Offer di continuare a esplorare angoli diversi della pista da ballo.

Nel nono album dei nostri, “Let It Be Blue”, ci tuffiamo a capofitto in un rave underground degli anni ’90: luci accecanti, breakbeat in abbondanza e una generale sensazione di elevazione. Con l’eccezione di alcuni brani eccessivamente sciocchi, il rilascio è una felice visita ad un’era diversa della danza.

L’adorabile apertura acustica, “Normal People”, funge quasi da distrazione: un caloroso abbraccio da un amico prima del decollo. È seguito da “A Little Bit (More)”, che è un delirante e divertente rave-up con una linea di basso martellante, sintetizzatori pulsanti e un imponente breakbeat che riecheggia i classici dei Chemical Brothers.

Ma questi brani non sono semplici ritorni al passato. L’offerta mira a diventare strana e sperimentale. Nella ronzante “Panama Canal”, la cantante ospite, Meah Pace, duetta, sussurra ‘Cut through like the Pana-Pana-Panama Canal’, prima di inondare la melodia con voci acute e acuminate che sembrano farfalle svolazzanti.

È disorientante nel migliore dei modi. Il successivo è “Man on the Moon”, una cover del classico REM rifuso come un allenamento da discoteca, completo di voci di gang di chiamata e risposta. È talmente ridicolo che funziona. “It’s Grey, It’s Grey (It’s Grey)” è più una corsa allo zucchero che alla pista da ballo, ma qui è un valore anomalo.

Prodotto da Patrick Ford, il nuovo lavoro si presenta come quello più sparso del gruppo, non saranno dei fenomeni, ma sono divertenti e sappiamo bene quanto sia importante sorridere ai giorni nostri!!!


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