Le uscite della Warp suscitano sempre un certo interesse nei miei confronti, non rappresentano il mio genere musicale preferito, ma trovo sempre spunti altamente interessanti che mi permettono di affermare che l’etichetta sia ancora in grado di produrre dischi capaci di sorprendere.
Yves Tumor è un musicista piuttosto riservato per quanto riguarda le sue note biografiche, si conosce la provenienza, Stati Uniti, ma non si conosce il luogo in cui abbia posto le basi in questo momento.
Giovane e misterioso producer americano che risponde al nome di Sean Bowie approdato alla Warp dopo aver pubblicato “Serpent Music” via PAN, nel 2016, una label d’arte con sede a Berlino che ci ha fatto conoscere personaggi importanti dell’avanguardia artistica quali Pan Daijing, Eartheater e Amnesia Scanner.
C’è un gran hype nei suoi confronti, ma il nostro ha talento e la possibilità di essere ricordato a lungo anche in futuro. Non è semplice, a parole, inquadrare la sua nuova fatica. Potremmo affermare che si tratti di un lavoro basicalmente di R’n’B con la parte ritmica ridotta a loop che fa mostra di influenze elettroniche di stampo minimal e pure di suoni shoegaze. In definitiva, messe da parte le sigle che servono per spiegare, ci troviamo di fronte ad un disco che è estremamente contemporaneo da parte di un autore che cerca di proporre novità e non le solite cose già sentite milioni di volte.
Potrebbe essere uno degli album più importanti usciti in questo 2018 e sono certo che lo ritroveremo nelle playlist dei migliori dell’anno nelle varie riviste musicali!!!
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