La Cherry Red ci ha abituato bene in questi ultimi anni in materia di cofanetti che prendono in considerazione un lungo periodo che dal punk ci porta all’indie rock!!!
Questo box si colloca temporalmente appena dopo “Action Time Vision” dell’anno scorso(ci proponeva un dettagliato resoconto del punk indipendente d’oltremanica) e prima di “Scared to get happy”(materiale che ci illumina sull’indiepop anni ottanta)!!!
Per comprendere il contenuto di un’opera di solito si comincia dal titolo, in questo caso si tratta del pezzo dei Magazine che diede inizio al movimento post punk in terra d’albione!!!
L’arco temporale di riferimento è breve, solo quattro anni, ma estremamente significativo per dare un’idea esaustiva su una serie di artisti e stili che erano accomunati dalla volontà di suonare diversi.
Cinque sono i CD e 111 i brani contenuti che ci narrano dell’art-rock degli Associates, del white funk dei Maximum Joy, del romanticismo di Durutti Column fino all’industrial sintetico dei Throbbing Gristle!!!
Il box procede in ordine cronologico, le idee più interessanti si trovano all’inizio e danno origine a classici minori che venivano utilizzati da John Peel per le sue FESTIVE 50’S, ci sono riscoperte da polverosi archivi di misconosciute Labels(non tutte imprescindibili).
Ci si ferma prima del Goth(già materia del cofanetto “Silhouettes and Statues”) e si notano assenze di spessore che dovrebbero, però, andare a formare il corpo di un secondo volume!!!
Essenziale per riscoprire un periodo che faceva dell’estetica lo-fi e dell’etica DIY la propria ragione d’esistenza.

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