Nel 1987 esce l’album “The Joshua Tree”, nel 2007 ne viene celebrato il ventennale in versione rimasterizzata e in versione Deluxe. Nel 2017 viene ancora portata all’attenzione del pubblico l’uscita in vari formati, Super Deluxe, Deluxe e singola, per il trentesimo anniversario dell’album. Non c’è che dire, dalla casa discografica questo disco viene trattato come un capolavoro. E’ sicuramente l’album che ha catapultato gli U2 sul tetto del mondo, ed è il punto di arrivo della loro prima fase, una fase che è arrivata molto in alto, sia artisticamente sia dal punto di vista commerciale. Da questo momento inizia la seconda fase con il disco “Achtung Baby” che parte da un punto molto alto, ma si assiste poi ad un lento declinare verso una discesa senza fine.
L’abbrivio dell’album è fulminante, con “Where the streets have no name” e “I still haven’t found what I’m looking for” intrisi di gospel, e poi “With or without you” che fu un inno in quel periodo. La loro musica è un blend di epicità e di potenza, ma anche d’intimismo. I testi sono intrisi di una drammaticità legata al momento storico in cui vengono scritti. Possiamo citare “Red hill mining town” in cui si parla delle lotte dei minatori, la tossicodipendenza in “Running to stand still”, l’America contraddittoria ed ambigua di “In God’s country”, il Nicaragua e il Salvador in “Bullet the blue sky” ed infine i desaparecidos in “Mothers of the disappeared”.
Non sono mai stato un fan degli U2, quando dieci anni fa uscì la versione rimasterizzata, erano forse un paio di lustri che non li ascoltavo più. Mi misi ad ascoltarli aperto ad ogni situazione e devo dire che quel suono così epico, potente, magniloquente, sicuramente da stadio, non mi rappresentava più, se mai lo avesse fatto nel passato. Quindi ho trovato un disco che aveva qualcosa di datato nei suoni e negli atteggiamenti musicali, quindi aveva perso qualcosa in termini di qualità ed attualità.
Questa nuova versione del trentennale è rivolta ai grandi fans, lasciamo perdere l’edizione singola che ha solo l’album rimasterizzato identico all’edizione del 2007, la doppia ha in più il mitico concerto della tournée di “The Joshua Tree” del Madison Square Garden del 1987, mentre la Super Deluxe che in vinile consta di sette pezzi ed in cd di quattro, oltre all’album e al concerto vengono riproposti dei remixes, che possono essere interessanti come quelli di Flood, Eno e Lanois, outtakes e b-sides. Una bellissima “Silver and gold” nella versione tratta dall’album “Sun City”, la spettrale “Beautiful ghost” e lo spoken alla Jim Morrison di “Drunk chicken/America” spiccano tra le outtakes, e tra le b-sides, la fragile ”Luminuos times”, la liquida “Deep in the heart” e la versione base di “Silver and gold”.
Alla fine, un disco che è considerato uno dei capolavori di sempre, poteva venir reso fruibile in modo diverso, anche perché le outtakes e le b-sides erano già nell’edizione del 2007…
Un edizione col live del Madison Square Garden e il bellissimo libro di fotografie di Anton Corbijn che è solo nelle Super Deluxe, e che poteva anche esser editato separatamente, avrebbe forse incontrato maggiormente le esigenze del pubblico, anche perché la Super Deluxe in vinile è molto, molto costosa, e quella in cd costosa anch’essa…

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