THE VAN PELT – ‘Artisans & Merchants’ cover albumIn un mondo giusto ed equo, The Van Pelt sarebbe popolare come Modest Mouse, Death Cab For Cutie, Karate o qualsiasi altro atto che ha inibito il suono non proprio indie-non-emo della fine degli anni ’90. Ma, invece, chiudendolo prima che l’emo arrivasse al mainstream, sono rimasti una gemma in qualche modo nascosta tra i detriti. Ma negli ultimi anni, proprio come hanno vissuto i loro contemporanei American Football, hanno subito una sorta di rinascita, con le generazioni successive che hanno apprezzato la brillantezza di “Stealing From Our Favorite Thieves” e, in particolare, “Sultans of Sentiment”.

Nonostante sia stato pubblicato circa 25 anni dopo il loro scioglimento iniziale, “Artisans & Merchants” è una perfetta reinterpretazione della band per il pubblico di oggi, contenente tanta ottusità lirica e stranezza come sempre, ma non a scapito di un po’ di indie-rock da urlo.

“Image of Health” è l’esempio più importante di questo passato e presente. È inconfondibilmente Van Pelt, a ritmo medio, percussivo e delicatamente leggero, con i testi delle parole parlate di Chris Leo che volano a un ritmo di nodi. Ma non è l’unica traccia a trovarsi ad occupare questo spazio. La title track e il duo di chiusura “Did We Hear The Same Song” e “Love Is Brutal” sono altrettanto espliciti come ci si aspetterebbe dal quartetto intelligente e letterario, mentre lottano con ciò che dovrebbe significare un atto ereditario nel 2023.

Sebbene questi brani possano sembrare ‘sicuri’, non tutti i tagli del disco rientrano in questa categoria. Il primo singolo “Punk House” ne è un esempio, mentre “Grid” è un racconto a ruota libera e ansiogeno di strade cittadine, portafogli e chiavi smarriti, minimarket chiusi e personaggi imprecisi. È tanto affascinante e brillante quanto folle. “Cold Coconuts”, nel frattempo, è così elegante che ha bisogno di un abito da salotto. I nostri non hanno mai suonato in modo fine, anche se non convince mai del tutto, sebbene anche questo componga la stranezza.

In definitiva, “Artisans & Merchants” è un bel ritorno da uno dei gruppi più interessanti di un’epoca passata. Ma, non suonando mai come i loro contemporanei, la loro produzione precedente non è rimasta congelata nel tempo. Di conseguenza, i Van Pelt rimangono freschi e attuali oggi come lo sono sempre stati. Resuscitare atti ormai lontani non è mai facile, ma questo dovrebbe servire da modello per tutti coloro che pianificano di fare lo stesso!!!


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