Durante il tour organizzato in occasione del loro quarto disco, “Yours Conditionally”, un grande successo, commerciale, di pubblico e critica, i due membri di TENNIS hanno dovuto affrontare ingenti problemi di salute, notizie strazianti e telefonate funeste che hanno fatto saltare e annullare qualche data.
Nonostante questi problemi, i due non hanno mai smesso di concentrarsi sulla musica e sui fan, portando avanti al meglio performance e concerti.
“Swimmer”, il nuovo album, è un tour nei più oscuri momenti delle loro vite. Ma non è un disco oscuro.
Chiamato così per il sentimento di sospensione e di sconvolgimento che ha caratterizzato il periodo di composizione, è la storia di un rapporto ben radicato, rafforzato dal dolore e dalla perdita. I brani hanno fatto da canale di sfogo per il dolore, e questa vulnerabilità è stata perfettamente integrata nel disco, registrato nel loro studio casalingo. È un disco che si propone di descrivere l’amore maturo, l’amore stabile, quello di chi non riesce più a ricordare la propria vita prima dell’altra persona, quello dell’attrazione reciproca come forza di attrazione gravitazionale, fiamma e non più scintilla.
Il disco si apre con “I’ll Haunt You”, dominata dalla voce cristallina della Moore e dal suono di un pianoforte, e prosegue con i tre singoli che ne hanno preceduto l’uscita: la ritmata “Need Your Love” che non è una banale canzone d’amore, ma parla della dipendenza affettiva, “How To Forgive” e la più orecchiabile “Runner”, caratterizzata dall’uso preponderante dei synth. A metà del percorso vi sono le ritmiche latin jazz caraibiche di “Echoes”, che rallentano subito dopo con la title track, uno dei brani più interessanti, quasi interamente basato sulla voce della frontwoman e sulle percussioni.
La conclusione del disco è affidata alla leggera chitarra acustica di “Late Night” e a “Matrimony II”, proseguo della traccia contenuta in “Yours Conditionally” (2017), ma decisamente molto differente da essa, la quale riprende l’uso del piano come nel brano iniziale, quasi come a completamento di un percorso circolare.
Il disco della maturità che punta più in alto, ad una visibilità maggiore, equilibrato e dinamico, pur mantenendo quell’aura di ricercatezza e quel “taglio cinematografico” che da sempre contraddistingue i lavori del duo!!!


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