Lo scorso novembre Mac Mcgaughan segnalò che a metà febbraio sarebbe uscito il nuovo album dei Superchunck a distanza di un lustro dal precedente.
Il gruppo di Chapel Hill, cittadina della Carolina del Nord, sono un gruppo indie-rock piuttosto energico, in alcuni momenti quasi punk, e possiamo considerarli tra i più importanti in ambito alternativo soprattutto negli anni novanta.
La formazione è un quartetto e ne fanno parte Mac McCaughan, Jim Wilbur, Jon Wurster e Laura Ballance. Fin dal primo singolo del 1989 i nostri hanno pubblicato diversi grandi album che sono posti ai vertici dell’indie americano.
Al nuovo disco hanno partecipato Sabrina Ellis degli A Giant Dog, Katie Crutchfield dei Waxahatchee, Stephin Merritt dei The Magnetic Fields e David Bazan.
L’album è stato composto tra la fine del 2016 e l’inizio dell’anno successivo e mixato da Beau Sorensen, che aveva già lavorato sul precedente ‘I Hate Music’.
I temi affrontati da MCgaughan e compagni riguardano l’ansia e l’incertezza di fronte ad un ritorno sempre più evidente di autoritarismo. Dal punto di vista musicale sono ancora in grado di sfornare piccole gemme punk come l’omonimo pezzo, “Dead photographer” e “Reagan Youth”, ma non disdegnano mai l’approccio melodico soprattutto nei brani in cui il ritmo si affievolisce.
Vent’anni sulla scena non hanno fatto perdere ispirazione e voglia di divertire e divertirsi.
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