Chi si cela dietro la maschera/bulbo oculare? Sicuramente uno dei gruppi più bizzarri di sempre.
I Residents provengono da San Francisco e non è facile accettare che suonino così alieni già alla fine dei sessanta inizio settanta!!!
La meritoria Cherry Red da alle stampe i primi due albums del combo californiano, entrambi in edizione espansa con un secondo cd aggiunto.
“Meet the Residents”, uscito nel lontano 1974, ma le registrazioni sono dell’anno precedente, si presenta con l’aggiunta di ben 20 brani inediti, le versioni mono e stereo del disco, l’EP natalizio “Santa dog”, outtakes e le sconosciute incisioni – fino ad oggi – di 1-10 (with A Touch of 11). Eccellenti le note di copertina a cura di Ian Shirley così come l’assortimento fotografico che accompagna il booklet interno.
E la musica direte voi? Si tratta di sperimentalismo che sembra spontaneo, ma in realtà cela un lavoro certosino di ricercatori di suoni sia propri che altrui che lascia a bocca aperta in considerazione degli anni in cui sono registrati. Tanto per darvi un’idea risultano ostici anche a chi ascolta Zappa e Captain Beefheart.
Sono arrivati troppo presto e solo dopo la rivoluzione del punk e l’avvento dell’estetica wave avranno un po’ di riconoscimento.
“Third reich’n’roll” viene potenziato da 11 brani inediti, si trova lo spettacolo “Oh mummy” nella sua interezza oltre all’inedito “German slide music” più outtakes e materiali live.
Fu il secondo album in ordine d’uscita, ma non di registrazione. Fu approntato in una settimana nell’ottobre del 1974 ed in un’altra esattamente un anno dopo. Si tratta di un concept sulla musica pop e del suo stato dittatoriale essendo una forma di indottrinamento di massa, partita come rivoluzionaria si è ben presto trasformata in un veicolo di messaggi reazionari.
Non lasciatevi sfuggire la possibilità di prestare attenzione ad una formazione così intelligente e fuori da ogni schema.
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