L’unica costante della carriera di Nguyên Lê è la sua continua evoluzione. Il chitarrista parigino, ma di origini vietnamite, si è affermato come uno pioniere della fusione di musiche di tutto il mondo in modi entusiasmanti e innovativi. Il suo nuovo album, “Streams”, continua questo percorso di ricerca musicale e lo vede affiancato dal batterista americano John Hadfield, dal bassista canadese Chris Jennings e dal vibrafonista francese Illya Amar.
«”Streams” è più jazz dei miei precedenti progetti, almeno nella mia personale definizione della parola – spiega il chitarrista – Ho iniziato a fare world jazz con “Tales of Vietnam” nel 1996 e “Maghreb & Friends” nel 1998. L’integrazione del jazz e della world music è stata un processo lungo che ho affinato negli album successivi. Ora voglio vedere dove questo viaggio mi ha portato. Ogni brano di “Streams” ha una sua forte identità. Ci sono molti concetti ritmici indiani, molti fraseggi vietnamiti, modulazioni e accenti melodici orientali, ritmi del Maghreb, oltre a riferimenti a tradizioni immaginarie».
In effetti ogni brano del nuovo lavoro esplora prospettive compositive coinvolgenti e complesse, talvolta con soluzioni metriche molto elaborate, ma sempre con un focus sulla melodia. Questo evita che i brani sembrino un semplice esercizio di stile, svelandone invece l’anima profonda e sincera fondata su un’idea di condivisione ed apertura al mondo.
«Poiché si basa sull’improvvisazione collettiva, il jazz riguarda l’ascolto degli altri musicisti e l’adattamento del discorso musicale all’altro – afferma Lê – Questo rende i musicisti jazz i più autorevoli per i dialoghi interculturali. Il quartetto di “Streams” è un esempio perfetto di apertura e dialogo. Crea conversazioni musicali ricche che, pur essendo radicate nel jazz, alla fine trascendono i generi, consentendo agli ascoltatori di concentrarsi e godersi semplicemente la musica. Credo che un nuovo mondo di ispirazione si stia aprendo tra tradizione e modernità, Oriente e Occidente, Nord e Sud. “Streams” è la realizzazione di questa idea».


Category
Tags

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *