MARINA REI: “Per Essere Felici”

Non mi sarebbe mai passato dall’anticamera del cervello recensire un disco di Marina Rei, me lo ha chiesto un mio amico-cliente a cui sono molto affezionato e che ha passato un periodo non felice della sua vita a cui si aggiunge la situazione attuale, per cui ho ritenuto di fargli questa cortesia.
La cantautrice romana ha, ormai, una lunga carriera alle spalle e le luci della ribalta si sono affievolite da tempo, nonostante abbia comunque continuato a pubblicare dischi con cadenze regolari. Cercando di essere obiettivo devo dire che la Rei si eleva di una spanna sopra le uscite di musica leggera del periodo.
“Per essere felici” scorre sul piatto con piacere, si fa ascoltare nella sua linearità, ma le vette artistiche, che le furono riconosciute all’inizio della sua avventura, sono un ricordo. Si tratta di un disco sempre personale e che fa dell’intimità il suo tratto distintivo. Le canzoni sono dirette e sincere, dando risalto ai vari stati d’animo.
Dal lato musicale si è agito in sede di produzione cercando di rendere i suoni nel modo più asciutto possibile, ma non mancando in raffinatezza , utilizzando parecchio le tastiere, sia analogiche che digitali. Un plauso alla produzione di Matteo Scannicchio, in combinazione con Marina, che è riuscito nell’intento di non aggiungere inutili orpelli perché i brani avevano bisogno solo di pulizia ed essenzialità.
I testi esprimono maturità e consapevolezza, accentuano sui sentimenti come in “Bellissimo” (rapporto madre figlio), nella imbarazzante dichiarazione finale di “Devo dirtelo” e nella simbolica “Per essere felici”.
Mi auguro di avere soddisfatto le tue esigenze, caro Marco, e di averti fatto trascorrere qualche minuto in serenità durante la lettura delle mie idee sulla cantautrice romana!!!