La McCalla era membro dei Carolina Chocolate Drops, un gruppo capace di spaziare tra i vari generi della musica tradizionale americana dalla old-time music al blues, dal folk al jazz degli anni venti.
Di quella formazione Leyla era la violoncellista e chitarrista oltre che cantante. Il nuovo album è il terzo autografo e non era facile superare in qualità i due precedenti, ma la nostra è riuscita a dare alle stampe un lavoro di gran livello sia per i temi trattati quanto per la musica.
L’opera tocca temi molto attuali in campo socio-politico, argomenti di disagio sociale in cui i personaggi non sanno più che fare della propria esistenza, denuncia che tocca temi come quello del denaro come catalizzatore di tante esistenze votate al business, le difficoltà delle persone anziane i cui pochi mezzi non consentono di condurre un’esistenza dignitosa per terminare con il dramma dei bombardamenti sulla città siriana di Aleppo.
“The Capitalist Blues” mostra il lato più ballabile della sua musica. La title track è un swinging blues, ed è facile sentire il classico R&B di New Orleans in “Me and My Baby”, e i ritmi calypso in “Money in King.” L’album, inoltre, mette la voce di McCalla in diversi contesti dove gli strumenti utilizzati variano da brano a brano.
“Ci sono più arrangiamenti”, afferma la musicista americana, così da mettere in risalto la sua voce, come in “Penha”, ma diventa parte integrante della turbolenta band in brani come “Me and My Baby.”
L’album è stato prodotto da Jimmy Horn dei King James & The Special Men di New Orleans e vede la partecipazione di una serie di musicisti della Louisiana, come Shannon Powell, Carl LeBlanc, Louis Michot, Corey Ledet, il collettivo musicale haitiano Lakou Mizik e molti altri.
Un lavoro da assaporare lentamente, pure capace di farci riflettere sulle brutture di questo mondo malato!!!
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