Cambia ragione sociale – privo dei fidi Sims e Bauer – ma non certo pelle uno dei più grandi rocker ad aver mai battuto le strade della Big Apple. In questo nuovo album esclusivo per In The Red il nostro si riavvicina al suo recente passato rivisitando con piglio solenne l’epopea garage, attraverso interpretazioni muscolose ma allo stesso tempo sature di ironia. Tutti brani inediti – aldilà di quello che il titolo possa far credere – per una collezione di numeri al solito sbalorditiva.
La volontà di continuare a suonare lo ha portato la scorsa estate presso gli studi “Key Club Recording” a Benton Harbor, nel Michigan, dove aveva già registrato sia con i Blues Explosion, Boss Hog e Andre Williams. Sul luogo ha contattato Sam Coomes (fece parte degli Heatmiser di Elliott Smith e noto per essere il 50% dei Quasi) che si è occupato del basso e dei synths e ha reclutato un ragazzo locale, M. Sord, per sedersi dietro ai tamburi. Grazie all’aiuto di Bill Skibbe, produttore/ingegnere del suono nonché proprietario dello studio, è riuscito a terminare il nuovo disco, che sta portando anche in tournee (pare presente anche il vecchio compagno dei Pussy Galore Bob Bert).
Nonostante il cambio di ragione sociale il nostro rimane fedele alla sua idea di musica, cioè la declinazione del R’n’R in tutta la sua essenza. Sono presenti una dozzina di canzoni sature di suoni sporchi che lambiscono tutti i generi e i luoghi fisici che ha toccato nel passato.
Riescono a funzionare bene i nuovi musicisti da lui scelti, anche Coomes che, nonostante non sia molto pratico della materia, e stato scelto per la sua abilità al synth capace di donare nuove pennellate alle caratteristiche sonore di Spencer.
“Do the trash can” è uno stomp con fuzz sparato e un apparato percussivo metallico. La parte più groove e dance è rappresentate da tracce quali “Time 2 be bad” e “Hornet” che catturano anche l’interesse del nostro per funk/hip-hop.
Il synth richiama atmosfere sci-fi in “Overload” di base un rock’n’roll alla nitroglicerina.
Manca forse la componente selvaggia giovanile, per il resto auguriamogli lunga vita!!!


Category
Tags

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *