JIMI TENOR: “Aulos” cover albumAgitatore musicale all’interno della scena elettronica di fine anni ottanta e primi anni novanta ma dalla fine di quel decennio sempre più votato al jazz variamente contaminato fino ad arrivare più di recente anche all’afrobeat, il finlandese Jimi Tenor è sempre stato un eccentrico outsider – e purtroppo come tale anche ingiustamente sottovalutato – dai mille talenti e della vena apparentemente inesauribile. Questo suo nuovo “Aulos” è un altro stupefacente esempio di quanto eclettica sia la sua musicalità.

Registrato tra la Germania ed il Ghana (dove la label Philophon, per la quale arriva sul mercato, ha aperto uno studio di registrazione), l’album vede tra i musicisti partecipanti, oltre al tedesco Max Weissenfeldt – che qui è anche in veste di produttore, oltre ad essere anche fondatore della stessa etichetta discografica sopracitata – anche alcuni affermati nomi della scena della nazione africana, su tutti il batterista Ekow Alabi e le vocalist Florence Adooni e Lizzy Amaliyenga, protagoniste dei singoli “Sugar and Spice” e “Vocalize My Luv”, nonchè della cover del classico della musica gospel ghaniana “Ki’ Igba”. Un melting pot di influenze ritmiche e melodiche non solo di matrice africana – idealmente ben rappresentato dallo strumentale “Afroeuropean” – ed un ricco ed intricato impianto strumentale rendono l’ascolto di questo disco euforizzante e coinvolgente.

Il secondo album di Jimi Tenor per Philophon include brani precedentemente pubblicati su 7″, come i recenti “Sugar and Spice” e “Vocalize My Luv” con Frafra gospel Queens Florence Adooni e Lizzy Amaliyenga. Le due regine sono presenti alla voce solista in “Vocalize My Luv”e nel classico di Frafra-Gospel “Ki’igba”, che Jimi ha riarrangiato nella sua lingua musicale. Inoltre, ascolterai una giovane stella cadente della vibrante scena musicale di Kumasi: Kofi Emma sul Kpanlogo, un tamburo ghanese che storicamente è il capostipite della famosa Conga. Ultimo ma non meno importante, ascoltiamo il chitarrista di Pat Thomas, Sergio Manuel, sul pezzo krautrock “128 Cosmic Rock”.

La strumentale “Afroeuropean” riflette nel titolo il ponte che questo album ha costruito tra i due continenti. Jimi dice: ‘Come suggerisce il nome dell’album “Aulos”, volevo includere il flauto piuttosto pesantemente. Adoro le melodie e le strutture complicate, quindi ci sono un paio di canzoni in cui è andato proprio per questo. Il lavoro è musica groove con linee di basso in stile africano’. “Aulos” è un pezzo organico realizzato principalmente con strumenti acustici. Il gruppo principale di questo album è lo stesso del precedente album di Jimi Tenor: Ekow Alabi Savage alla batteria, percussioni e cori, Max Weissenfeldt alla batteria e percussioni e Jimi Tenor al flauto, sassofono, tastiere e voce.

La sezione dei fiati è stellare: Johannes Schleiermacher al sax baritono e flauto e Johannes Böhmer alla tromba.

Il disco è stato prodotto, come già accennato, e mixato da Max Weissenfeldt e come nel precedente LP di Jimi l’ingegnere del suono era il leggendario Benjamin Spitzmüller. Lo studio Philophon è pieno di strumenti insoliti: tastiere vintage, strani strumenti ad arco, batteria africana, percussioni gamelan. È un posto molto stimolante in cui produrre musica per Tenor, a cui piacciono i suoni esotici.

L’opera’ è un altro punto di riferimento nella fruttuosa carriera di Jimi, iniziata negli anni ’80 negli angoli oscuri della musica industriale e che si è evoluta costantemente nel suo genere di musica brillante e giocosa musica della natura!!!


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