Non tutto appare istantaneamente. Lo straordinario album di debutto di Jesse Mac Cormack è arrivato un po’ in sordina: un lavoro di ardente, caleidoscopico art‐rock, meticolosa evoluzione di 5 anni di lavoro. Nel corso dei suoi 3 EP “Music for the Soul” (2014), “Crush” (2015) e “After the Glow” (2016), l’artista canadese ha rifinito il suo sound e perfezionato gli arrangiamenti, nutrendo un cantautorato già ben pensato. Sebbene i primi lavori di Jesse siano fortemente influenzati da folk e roots‐rock, in “Now” ci sono prismatici e poliedrici riferimenti pop a Tame Impala, Talk Talk e Perfume Genius.
Come sempre, Mac Cormack ha suonato la maggior parte degli strumenti, dal basso alla batteria ai synth analogici. Il suo approccio si è formato in anni di collaborazioni con band e artisti come Patrick Watson, The Barr Brothers e Cat Power. Per il suo primo LP, Jesse sapeva di voler fare musica che potesse prosperare in un ambiente live ‐ illuminata da cori e riff di chitarra incendiari, sintetizzatori fluorescenti e percussioni in primo piano. Invece di lavorare iniziando dalle melodie e dagli accordi, canzoni come “Give A Chance” sono state costruite dalla sezione ritmica in su, immaginando il modo in cui il pubblico potrebbe rispondere.
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