Non appena letto il suo nome su qualche rivista ho cercato di ricordare dove lo avessi già sentito. Sicuramente non si trattava di un disco precedente in quanto il nostro aveva pubblicato solo un EP che non mi era mai capitato tra le mani. Poi una folgorazione, me ne aveva parlato un cliente che aveva assistito, lo scorso anno, al concerto di Colter Wall a Milano. Ian aveva aperto le danze tenendo il palco per poco tempo, il pubblico non aveva prestato particolare attenzione, ma il mio conoscente ne era rimasto favorevolmente impressionato, tanto da acquistare il dischetto alla fine del concerto.
Me ne parlò come di un album piacevole, ma che dimostrava che Noe fosse ancora leggermente acerbo e avesse bisogno di maturare. Nel frattempo è trascorso un anno e mezzo da quell’evento e il nostro ha pubblicato il suo primo lavoro intero dal titolo “Between the country”, prodotto da Dave Cobb, uno che sa dove mettere le mani e capace di trovare i suoni giusti. Ian Noe proviene dal Kentucky, da giovane si è sempre mosso tra la canzone d’autore ed il bluegrass. Nella sua nuova fatica ha acquisito una certa maturità sonora, si muove nell’alveo dylaniano, le atmosfere sono legate alle radici ed è fortemente influenzato da The Band e pure, in misura minore, dai Byrds.
Le canzoni hanno una bella sostanza e Cobb le fa suonare sicuramente bene, non sembra di essere al cospetto di un quasi esordiente. Ian riesce a costruire belle melodie dalla metrica semplice e concisa, che profumano della classica canzone americana d’autore, lo possiamo ascoltare in brani quali “If today doesn’t do me in”, “Between the country” e “Barbara’s song”.
Non è il disco di uno qualunque, ma di un musicista che ha cose da raccontarci e lo fa in modo coinvolgente. “Irene”, il pezzo iniziale, è una folk song classica che si apre lentamente, con la strumentazione studiata sapientemente in modo da dare respiro alla melodia. Noe usa molto bene i testi che si amalgamano alla musica che profuma di antiche tradizioni.
Un autore che promette bene per il futuro, ma da gustare già nel presente!!!


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