Eccoci di fronte ad un altro musicista che sono in pochi a conoscere, ma che è dotato di buona penna e di sonorità piacevoli e coinvolgenti.
Luogo di nascita San Mateo, California, ma la sua musica si è formata a New Orleans quando si trasferì a vivere nella “Big Easy”. Riesce a creare un personale blend che trae ispirazione sia dalle sue origini che dal posto in cui vive, per cui un cocktail di west coast, swamp rock e una pennellata di Memphis soul.
Compone brani che possiedono una gioia di vivere coinvolgente, diretti senza tanti fronzoli e in grado di proiettarci nei luoghi in cui sono scritti. Il nuovo album è stampato per la Alligator, etichetta che lo aveva già visto protagonista nel periodo tra il 2006 e il 2009 con il disco “Gulf coast highway”, che aveva creato una certa aura nei suoi confronti.
“Revolution in your heart” è il suo quattordicesimo lavoro ed è stato registrato negli studi “In the country” di Bogalusa, Louisiana.
Lo spettro sonoro si è pure leggermente allargato, ci sono brani blues (“Big horse”), atmosfere caraibiche che richiamano alla mente il grande Jimmy Buffett come accade in “Revolution” oppure nella magnifica “Heavy heart”, che rendono la sua musica in grado di farci stare bene e che rappresentano il suo stile di vita, alla ricerca del piacere e del benessere.
Eric suona tutti gli strumenti eccetto la batteria, nelle mani di Willie Mc Mains, e del piano nella sola “Millie Kay” che viene lasciato alle capacità di Kevin McKendree. Nonostante tutto non sembra che suoni in solitario, ma che alle sue spalle agisca una band vera e propria.
La chiusura è affidata ad un blues, “The sun don’t shine”, la traccia più oscura del disco, quasi ad ammonirci che tutta la piacevolezza e la solarità non durano per sempre se non ci si impegna a combattere le negatività che stanno incancrenendo questo nostro mondo!!!


Category
Tags

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *