“Jerry’s Smilin’”, tributo alla chitarra acustica solista del musicista spagnolo Damià Timoner, è un must sia per i fan dei Grateful Dead che per coloro a cui piace la chitarra strumentale con corde di nylon. Timoner prende 10 brani di Dead ed enfatizza le melodie sostenute e fornisce interpretazioni creative e divertenti. La maggior parte delle persone che hanno un interesse relativo per i Dead potrebbero erroneamente pensare che il gruppo fosse solo una jam band. I Deadheads sanno che il ‘Morto Riconoscente’ aveva melodie e temi forti in gran parte del loro repertorio. Questo è il fulcro dell’album di 52 minuti di Damia.
La registrazione intima e bella presenta anche aspetti assortiti della scrittura delle canzoni dei Dead, comprese le tracce composte da vari membri della band e da diverse epoche della carriera del gruppo. Sebbene ci siano alcuni numeri familiari, gli ascoltatori troveranno anche alcuni brani che vanno più in profondità nel catalogo del gruppo californiano.
Il chitarrista spagnolo inizia con le composizioni di Jerry Garcia / Robert Hunter “Brown-Eyed Women” e “Ramble on Rose”, entrambe ispirate alle versioni del triplo album dei Dead, pubblicato dal vivo in Europa nel 1972. Timoner cambia la chiave di “Brown-Eyed Women”, che dà al nostro maggiore libertà e ampiezza che non si trovano nell’originale; e gli permette di fornire inflessioni che suggeriscono la caratterizzazione dell’uomo più anziano al centro dei testi della canzone. Per “Ramble on Rose” Damia scende a una corda di chitarra 6a (Mi) per fornire un po’ di profondità nelle parti di basso più basse e aggiunge un timbro supplementare che intensifica la storia di una donna che viaggia da un posto all’altro.
Un brano su un’altra persona che era sempre in movimento è “Cassidy” di John Barlow e Bob Weir, un omaggio a Neil Cassidy, l’eroe del romanzo di Jack Kerouac “On the Road” e compatriota del romanziere Ken Kesey, che era importante per i Grateful Dead della prima ora. Il brano è stato introdotto nell’uscita solista di Weir del 1972, “Ace”, ma Timoner ha adattato la sua performance attraverso la versione dell’album live del 1981 “Reckoning”. Il promettente “Built to Last” è basato sulla title track dell’ultimo lavoro in studio del gruppo del 1989. Il tono di Damia è vivace e sicuro. Fa un ottimo lavoro con un altro pezzo, il poco conosciuto “Blow Away” di John Perry Barlow e Brent Mydland. Il rendering di The Dead è un brano rock elettrico carico di riff. Il nostro rallenta il ritmo e si concentra sul nucleo melodico.
Il pezzo forte è il medley di nove minuti, “Lady with a Fan / Terrapin Station”, che fa parte di una suite di sette movimenti sulla “Terrapin Station” del 1977. Il chitarrista iberico mantiene la tonalità originale e traccia impeccabilmente su e giù per la sua tastiera con sfumature di folk e jazz americani. Timoner termina con tre gemme. La prima è il cortometraggio blues “Operator”, scritto da Ron “Pigpen” McKernan, che proviene dal disco dei Dead del 1971 “American Beauty”. Poi c’è il pezzo che ha reso Damia un fan devoto al culto dei californiani, “Dark Star”. La lettura di quasi sei minuti è strutturata sul debutto di “Dark Star”, una traduzione dal vivo del 1969 registrata al Fillmore West di San Francisco. L’assolo nella sezione centrale è superbo. La chiusura è affidata a “Touch of Grey”, il successo radiofonico del 1987 tratto da “In the Dark”, che includeva un memorabile video di MTV.
“Jerry’s Smilin’” è una meravigliosa esperienza di ascolto. Timoner ha registrato la sua musica alla Phonos Audio di Manacor / Maiorca, in Spagna. Juanjo Tur ha fatto un lavoro ideale registrando, mixando e masterizzando e catturando tutta la naturalezza della chitarra acustica con corde di nylon; ogni dettaglio e sfumatura della sua tastiera; e la piena risonanza delle sue performance. Disco che ci riconcilia con la musica e con la maledetta stagione che stiamo vivendo, anche se credo che in pochi si faranno ammaliare dalle note che fuoriescono dalle casse!!!
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