Era la fine degli anni novanta quando lessi per la prima volta quel nome, Calexico, che mi affascinò solo pronunciandolo.
Si tratta di una città della California il cui nome unisce la parte iniziale dello stato che si affaccia sul Pacifico a quella finale della parola “Mexico”. Quindi un incrocio, una linea di confine, ma né l’una né l’altra, bensì un po’ di entrambe e forse qualcosa di più.
Il gruppo si formò nel 1996 per opera di Joey Burns e John Convertino, già basso e percussioni dei magnifici Giant Sand di Howe Gelb.
Eravamo in momento musicale in cui il rock in senso lato guardava avanti, si ricercavano nuove sonorità. I nostri vollero costruire la propria musica volgendosi al passato e creando una forma di roots-rock post moderno fortemente ispirato al border messicano(Tex-mex), alle radici della musica americana, alle orchestre mariachi a cui si aggiungono suggestioni morriconiane, utilizzo di musica cameristica con un’attitudine post-rock.
Nei loro dischi si sono avvicendati musicisti da favola. Ampio spazio è stato dato a strumenti non molto convenzionali per un gruppo rock come pedal-steel, guitarron, violino, chitarra classica.
Di loro rimangono due lavori memorabili quali “The black light” e “Hot rail” ed una seria di album che piacciono, ma non sono più sorprendenti, in altre parole prescindibili.
Il disco del 2015 “Edge of the sun” ce li riportò in ottima forma con brani di solida scrittura e ben prodotti.
Il nuovo, in uscita il 26 di Gennaio, prosegue sulla stessa linea del predecessore, marcando forse un’energia superiore!!!
È un disco di pop-rock che suona forte e melodioso. I brani hanno una durata di circa tre minuti tipico del pop.
Si nota una voglia di funk e ritmo (“Bridge to nowhere” e “Another space”). Ci sono canzoni dai tratti notturni, quasi blues (“Voices in the field”).
Gli up-tempo con i fiati non sono dimenticati (“Under the wheels”), così come le ballate di adamantina bellezza (“The town and miss Lawrence”).
A distanza di oltre vent’anni sono ancora capaci di mettersi alla prova per donarci un disco di belle canzoni, che è poi ciò che si chiede alla musica!!!

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