Cover album ANTONIO CARLOS JOBIM- “Stone Flower”Registrato nel giugno del 1970 al Rudy Van Gelder Studio, Englewood Cliffs, NJ, USA e prodotto da Creed Taylor. Intorno al 1970 sembrava essere stato detto tutto il possibile su quel mix di samba e cool jazz che si era imposto negli ultimi due decenni.

Molti avventurosi musicisti come Luis Bonfa, Baden Powell, Charly Byrd, Joao ed Astrud Gilberto, il sassofonista Stan Getz e anche Antonio Carlos Jobim (nel suo paese è conosciuto semplicemente come O’Maestro) hanno contribuito in modo fondamentale allo sviluppo di tale stile musicale. Le orecchiabili melodie di “Desafinado” e di “One Note Samba”, firmate da Jobim e Newton Mendonca, erano ascoltate con entusiasmo in tutto il mondo.

Che l’uomo da Ipanema avesse ancora molto da dire è provato dal disco “Stone Flower” che presenta la creatività dell’artista nel punto più alto della sua maturità. Considerato da molti il più importante compositore brasiliano nell’ambito della musica popolare (omologo di Heitor Villa-Lobos nel campo della musica colta), era ancora in grado di donare agli ascoltatori album di tale portata.

Già dal brano di apertura, “Tereza My Love”, con Urbie Green al trombone che interpreta il pezzo in modo così puro nel registro superiore, si capisce chiaramente che la tarda bossa è strutturalmente molto più raffinata rispetto a quella hot dance del primo periodo. Le melodie sembrano intrecciate con luccicanti fili di ritmo d’oro e d’argento ed i cluster di note sono leggeri ed ariosi.

Tuttavia, qua e là, i musicisti si lasciano andare come nel classico latino “Brazil”. Con quel mago del suono che è Eumir Deodato come arrangiatore e direttore d’orchestra e Rudy Van Gelder come ingegnere del suono, “Stone Flower” è certamente un capolavoro della bossa nova, con un Jobim al massimo della forma e in compagnia di una band di eccezione, con Deodato, Hubert Laws, Ron Carter, Airto Moreira, Joe Farrell e Harry Lookofsky.

Pezzi bellissimi, suonati con un’ eleganza da abito da sera!!!


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